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Come diventare istruttore amministrativo

 Si dice sempre che l’Italia ha troppa burocrazia. E questo in effetti è vero, perché non si tratta di una semplice osservazione di tipo nazionale, ma anche all’estero l’Italia viene ricordata come un paese dalla amministrazione piuttosto farraginosa e poco efficiente. E alcuni dati statistici, posti a confronto con quelli desunti da altri paesi contribuiscono a confermarlo. Ma la presenza di una capillare amministrazione in Italia in un certo senso garantisce anche un alto numero di posizioni lavorative all’interno dell’amministrazione pubblica. Posizioni che a volte non è sempre facile distinguere e delineare da ambito ad ambito. Ed è proprio di una di queste numerose professioni che vogliamo parlare oggi, ovvero dell‘istruttore amministrativo, un impiegato che svolge un compito importate  e impegnativo. 

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In questo post vogliamo cercare di capire meglio quale è il lavoro che svolge un istruttore amministrativo e come è possibile arrivare a ricoprire tale professione. Quella dell’istruttore amministrativo è una figura che trova posto esclusivamente negli uffici della Pubblica Amministrazione ed è piuttosto antica.

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Come diventare istruttore amministrativo

Un istruttore amministrativo lavora infatti per lo più nelle segreterie delle amministrazioni pubbliche e ha il compito di gestire i rapporti con le terze parti. Per arrivare a ricoprire questo ruolo si deve in genere passare un concorso pubblico, per superare il quale è necessario avere delle conoscenze di diritto pubblico e amministrativo.

Per diventare istruttore amministrativo è necessario in primo luogo attendere che esca il relativo bando di concorso, il quale avrà una diffusione pubblica, in genere sarà riportato sulla Gazzetta Ufficiale e si svolgerà per titoli ed esami. In seguito alla pubblicazione del banco si hanno poi 30 giorni di tempo per inviare la domanda di ammissione secondo i termini e le modalità previste.

Le domande devono essere in genere compilate in tutte le loro parti e essere inviate all’indirizzo riportato dall’ente. Gli aspiranti candidati devono in genere possedere una serie di requisiti che devono essere posseduti entro la data di scadenza indicata nel bando, pena l’esclusione dal concorso. Si possono ad esempio trovare indicati requisiti di età, di cittadinanza, relativi ai diritti civili e politici, aver assolto gli obblighi di leva per il personale di sesso maschile e in genere essere in possesso almeno di un diploma di scuola superiore.

Per superare il concorso da istruttore amministrativo sarà necessario studiare le materie indicate nel bando stesso, che possono includere discipline come l’economia, il diritto privato e il diritto pubblico. I concorsi prevedono in genere una prova scritta, una prova orale e una di tipo tecnico – pratico.

La prova scritta può essere quindi rappresentata da quesiti a risposta multipla o sintetica su argomenti quali il diritto amministrativo e costituzionale. Nella prova teorico pratica verrà richiesta la redazione di un documento, cioè di un atto o di un provvedimento. In alternativa potrebbe essere anche richiesto lo svolgimento di un caso pratico.

In genere si supera la prova se i candidati raggiungono il punteggio di 21/30. Si passerà così alla prova orale, che verterà su un colloquio sulle materie. Sarà utile inoltre aver acquisito la Patente Europea del computer o ECDL e conoscere almeno una lingua straniera.

 

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