Home » Definite le Commissioni per l’esame delle istanze per i lavoratori salvaguardati

Definite le Commissioni per l’esame delle istanze per i lavoratori salvaguardati

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha finalmente predisposte le Commissioni per l’esame delle istanze di accesso ai benefici istituite presso le Direzioni Territoriali del Lavoro.

Le Commissioni del Ministero del Lavoro sono state istituite a seguito della Circolare n. 19 dello scorso 31 luglio 2012 e si dovranno occupare di esaminare le istanze di accesso ai benefici di cui all’art. 24, comma 14, del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011.

A questo proposito l’istanza va presentata entro il 21 novembre 2012, ovvero entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto interministeriale del 1° giugno 2012, e in caso di rifiuto della sua richiesta l’interessato potrà presentare istanza di riesame, presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente, entro 30 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento.

In base alle disposizioni contenute nell’articolo 4, comma 6, del Decreto Interministeriale del 1° giugno 2012, le Commissioni devono essere composte da due funzionari della Direzione Territoriale del Lavoro, di cui uno con funzioni di Presidente e da un funzionario dell’INPS, designato dal corrispondente Direttore provinciale dello stesso Istituto.

Ricordiamo che rientrano tra la categoria degli salvaguardati anche gli esonerati che alla data del 4 dicembre 2011 hanno in corso l’istituto dell’esonero dal servizio di cui all’art.72, c.1, del D.L. n.112/2008, convertito con modificazioni con L. n.133/2008 o i lavoratori posti in congedo per l’assistenza ai figli disabili che alla data del 31 ottobre 2011 risultano essere in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’art. 42 del testo unico di cui al DL n. 151/2001.

Non solo, è anche necessario chiarire che le istanze dovranno essere trasmesse, a cura dei lavoratori interessati o dai soggetti abilitati, alle Direzioni Territoriali all’indirizzo di posta elettronica certificata o al recapito di posta elettronica dedicata o utilizzando la posta ordinaria mediante raccomandata.

Grazie a questa iniziativa del Ministero è ora possibile che esaminare la reale situazione di ciascun interessato per consentire l’accesso al suo assegno pensionistico.

Lascia un commento