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Disdetto il contratto dei metalmeccanici

Federmeccanica ha così deciso e ha disdetto il contratto nazionale in vigore dal 2008.

Il presidente di Federmeccanica Ceccardi ha avuto il mandato dal consiglio direttivo di comunicare, già da subito, alle organizzazioni sindacali la volontà di recesso del contratto in vigore dal 20 gennaio 2008.

In questo modo Federmeccanica intende cautelarsi, a suo dire, dalle azioni giudiziarie minacciate dalla Fiom, federazione di categoria appartenente alla CGIL. Infatti, secondo Ceccardi, la disdetta è maturata dopo una serie di confronti all’interno di Federmeccanica ed è avvenuta

a fronte delle minacciate azioni giudiziarie della Fiom relative all’applicazione di tale accordo

La decisione, stando alle dichiarazioni del presidente è stata decisa

in via meramente tecnica e cautelativa allo scopo di garantire la migliore tutela delle aziende

La disdetta ha effetto dal primo gennaio 2012.

La decisione di Federmeccanica è la diretta conseguenza dell’accordo di Pomigliano d’Arco siglato dalla FIAT per volontà di Marchionne.

L’amministratore delegato Marchionne ha ribadito, alla vigilia del direttivo che si è riunito ieri a Milano, la sua massima fiducia all’associazione dei datori di lavoro.

In effetti, Marchionne esprime la

massima fiducia alla capacità di Federmeccanica di cominciare a delineare un futuro diverso per l’industria

Nella stessa seduta Federmeccanica ha predisposto una commissione di lavoro al fine di predisporre una base di confronto con le organizzazioni sindacali al fine di individuare nuove eventuali deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici.

In effetti, il contratto del 2008 è già stato disdettato da Fim (Cisl) e Uilm (Uil) prima di stipulare nel 2009 il nuovo contratto nazionale con Federmeccanica che intende definire un nuovo modello contrattuale che prevede deroghe alla normativa nazionale in situazioni di crisi aziendali o per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale di una determinata area geografica.

Con questa decisione Federmeccanica intende accreditare l’intesa del 2009-2012.

La Fiom si trova a questo punto del tutto isolata aprendo un problema di natura politica con risvolti anche di tipo giudiziario.

Nello stesso tempo tutte le organizzazioni sindacali hanno deciso di convocare i propri organismi associativi.

La Fiom, apertamente critica, ha deciso di riunire il suo comitato centrale nei prossimi giorni, mentre la Fim si è imposta di approfondire tutto il discorso per la sua assemblea nazionale che si terrà nel mese di novembre.

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