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Lavorare in Portogallo – Come aprire un’attività

 La penisola iberica è una delle mete preferite dai giovani italiani in cerca di lavoro all’estero. All’interno di questa la meta prediletta da molti è senza dubbio la Spagna, ma se si vuole essere più originali, senza cambiare di molto la propria destinazione a poca distanza c’è anche il Portogallo fra le nazioni che potrebbe essere preso in considerazione per emigrare. Il Portogallo ha un’economia simile a quella dell’Italia che però sta cercando di venire fuori dai più tipici inconvenienti della crisi finanziaria. E’ inoltre una nazione ricca di opportunità soprattutto in alcuni settori come quello turistico, in cui sarà possibile non solo cercare lavoro come lavoratore dipendente, ma anche mettersi in proprio realizzando una propria idea imprenditoriale. 

> Lavorare in Portogallo

In questo post cercheremo di approfondire il discorso su come è possibile avviare un’attività imprenditoriale in Portogallo, su quali sono i primi passi da muovere e sulle informazioni indispensabili da sapere.

Lavorare in Portogallo – Opportunità e mercato del lavoro

Come aprire un’attività in Portogallo

Per mettersi in proprio in Portogallo e avviare una propria azienda il nostro primo consiglio è sempre quello di non prendere questa decisione a partire da zero. Suggeriamo infatti sempre di svolgere uno o più viaggi preliminari nella nazione per effettuare degli utili sopralluoghi e magari anche decidere di trasferirsi sul posto per un breve periodo al fine di vedere se le condizioni di vita e di lavoro fanno al caso proprio.

Dopo aver lavorato per qualche tempo come lavoratore dipendente sarà poi facilmente possibile rendersi autonomi. Negli ultimi anni, infatti, in governo portoghese ha avviato un programma di attrazione dei capitali esteri che ha portato il paese alla trentesima posizione a livello mondiale in relazione alla facilità di avvio di un business. Ecco quali saranno i principali passaggi burocratici e le principali scelte da compiere.

La prima parte del lavoro sarà quella che dovrete svolgere in modo individuale, cercando di dare spessore alla vostra idea. In questa fase di analisi e pianificazione una piccola indagine di mercato vi aiuterà a capire se siete sulla strada giusta. Stilate quindi un business plan, in cui mettere a confronto costi e ricavi e decidete il luogo in cui avviare la vostra attività.

Il passo successivo sarà costituto dalla scelta della forma giuridica. In Portogallo sono diverse le scelte a disposizione degli aspiranti imprenditori:

  • Empresario em nome individual – Sole Trader, più o meno simile alla nostra partita IVA
  • Sociedade unipessoal por quotas – Azienda a nome individuale
  • Estabelecimento Individual de Responsabilidade Limitada – EIRL – Azienda individuale a responsabilità limitata
  • Sociedade por quotas – Limited company, simile alla nostra SRL
  • Sociedade anonima
  • Sociedade em nome colectivo – dove la responsabilità dei debiti è estesa ai proprietari
  • Sociedade em comandita – simile alla Sas
  • Cooperativa .

Per scegliere la forma giuridica più appropriata dovete valutare il tipo di business che andrete ad intraprendere o chiedere ad un commercialista locale abilitato OTOC.

In seguito potrete registrare la vostra attività online attraverso le informazioni che trovate sul portale governativo Portal do Cidadao, ottenere il certificato di registrazione online e registrarvi per le tasse. Anche i dipendenti dovranno essere registrati al Centros de Formalidades das Empresas (CFE). Ricordatevi di richiedere le licenze necessarie.

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