L’Ufficio studi della Cgia ha lanciato un allarme per quanto riguarda il mercato del lavoro e che rischia di creare problemi sempre maggiori con il passare degli anni. Nonostante infatti diverse aziende italiane siano alla ricerca di nuovi lavoratori, da assumere anche a tempo indeterminato, c’è l’enorme rischio di non procedere alle assunzioni perché c’è carenza di candidati oppure chi si presenta non risulta essere così preparato.

Tutte le indicazioni sul momento del mercato del lavoro tra i giovani
Il tutto ha chiaramente del paradossale, con la mancanza di personale dovuta ad un decremento della popolazione giovanile ed invece un incremento di quella anziana. Ciò che preoccupa maggiormente è la costante diminuzione dei giovani presenti nel mercato del lavoro. Si tratta di un trend negativo che però non riguarda solo l’Italia, ma anche altri Paesi del mondo occidentale.
In Italia la situazione è senza dubbio più critica, dove si è notata una netta diminuzione della fascia di età 25-34, quella appunto fondamentale per inserirsi nel mercato del lavoro a tempo indeterminato. La cosa ancora più preoccupante è che entro il 2028 ci saranno 3 milioni di lavoratori che andranno in pensione ed il punto è che non ci sono giovani pronti a sostituirli.
C’è da dire inoltre come il numero dei lavoratori dipendenti italiani con il posto fisso ha toccato, nel novembre scorso, il suo record storico pari a 16.264.000 addetti. Bisogna però tenere presente come i lavoratori a termine siano in flessione; sempre nello scorso mese di novembre si attestano attorno alla stessa soglia che avevamo a novembre del 2020, vale a dire 2.652.000 occupati.
Altro problema riguarda la retribuzione che per i posti fissi non è considerata all’altezza di poter vivere nelle grandi aeree urbane, rischiando insomma di ritrovarsi con nuove forme di povertà. Sta di fatto che risulta essere raddoppiata la difficoltà nel trovare personale. Questa conclusione arriva dagli stessi imprenditori italiani che, attualmente, almeno uno su due non riesce a trovare addetti da assumere nella propria azienda.
Ci sono regioni che patiscono maggiormente tale problematica come l’Umbria, le Marche, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Il Nordest rappresenta la zona geografica dove la difficoltà di reperimento del personale è più elevata e pari al 54,3 per cento. Seguono il Centro con il 49,1, il Nordovest con il 48,8 e il Mezzogiorno con il 46,1. Le categorie professionali che più delle altre si faticano a trovare sul mercato del lavoro sono i dirigenti nel 68,2 per cento dei casi e gli operai specializzati nel 66,9. Occhio, dunque, a come stia evolvendo il mercato del lavoro.