Per entrare (o rientrare) nel mercato del lavoro si ricorre al chirurgo plastico

 Può sembrare assurdo soprattutto perchè il periodo della crisi non è ancora finito eppure sembra che oltreoceano per entrare o rientrare nel mercato del lavoro si ricorra con facilità al bisturi. Proprio così: in una società in cui l’apparenza conta (anche troppo) le donne che hanno dedicato ad esempio gran parte della vita alla casa e ai figli si vedono quasi costrette a recarsi dal chirurgo estetico per eliminare le rughe ed essere di nuovo competitive nel mercato del lavoro.

Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna socio dell’Eafps, European academy of plastic surgery dice

Mi è capitato di avere richieste per un ringiovanimento al volto per questioni direttamente legate al lavoro. Più spesso mi è successo di fare dei “ritocchini” per togliere qualche anno a donne che, dopo essere state a casa per anni a fare le madri, hanno deciso di riprendere a lavorare. Di solito è una scelta che si fa soprattutto per sentirsi meglio con se stessi: in questo modo si acquista sicurezza, un fattore molto positivo anche nelle situazioni lavorative

Imprenditoria femminile: 40 mila nuove imprese

 All’interno di Gazzetta del Lavoro ci siamo già occupati di donne e impresa. Torniamo a farlo perchè sembrano essere proprio le donne a risollevare l’economia italiana. Come? Con la nascita, in 6 mesi, di 40 mila nuove imprese.

Le imprese in rosa costituire circa il 30% del totale delle nuove aziende individuali che hanno aperto principalmente in Lombardia (12,8%), Campania (10,2%) Piemonte (8,7%) e Lazio (8,7%). Tuttavia il contributo femminile più forte nelle imprese risulta essere in Molise dove le imprese individuali femminili sono il 34,2% delle imprese individuali.

Purtroppo essere mamma e imprenditrice non è semplice. Secondo la Camera di commercio brianzola dopo la nascita del primo figlio, il 10,1% delle donne lombarde ha smesso di lavorare, il 25,8% ha chiesto il part-time e solo il 52,2% ha continuato a lavorare a tempo pieno.

Veneto: cercasi Product manager settore biomedicale

Adecco, agenzia per il lavoro ricerca per importante gruppo operante nel settore biomedicale Product manager settore biomedicale.

Il candidato, preferibilmente un ingegnere biomedico, dovrà gestire in autonomia attività commerciale sul territorio di Veneto, Trentino e Friuli. Tali attività riguarderanno la promozione, presentazione e vendita di macchinari per malattie cardiache, alcuni dei quali a rilascio di farmaci.

Il candidato dovrà avere un approccio consulenziale con i medici e supportarli nel momento dell’utilizzo dei macchinari anche frequentando la sala operatoria e presiedendo agli interventi di installazione (interventi non invasivi).

Verona: cercasi operatore contact center appartenente alle categorie protette

Adecco, agenzia per il lavoro, ricerca per importante società di supporto informatico operante nel settore bancario, un impiegato iscritto al collocamento mirato di Verona che avrà il compito di gestire telefonicamente eventuali problematiche riscontrate dai clienti di istituti di credito nell’utilizzo dei servizi on-line o delle carte.

Si richiede: reale buona conoscenza dei principali applicativi informatici, capacità di sviluppare relazioni telefoniche e predisposizione al problem solving. Costituirà titolo preferenziale la conoscenza di una o più lingue straniere.

Stage: l’intervista a Eleonora Voltolina

Abbiamo già parlato all’interno del blog dei vari stage che tutti sembra siano quasi “obbligati” a dover svolgere per entrare nel mercato del lavoro. Purtroppo spesso lo stage si rivela un mero strumento di sfruttamento. Per capire meglio come funziona (anzi come dovrebbe funzionare) abbiamo incontrato Eleonora Voltolina, giornalista e ideatrice di Repubblicadeglistagisti.

La Repubblica degli Stagisti: da blog a sito. Puoi raccontarci come è nata l’idea di realizzare una sorta di documentario reale della situazione degli stagisti in Italia?

E’ nata perché io stessa ho fatto ben 5 stage! E alla fine del quinto, un anno e mezzo fa, ho sentito l’esigenza di creare uno spazio online per discutere di questo tema, scambiare opinioni e consigli, approfondire alcuni aspetti con interviste e inchieste. Dall’aprile di quest’anno il blog si è trasformato in sito, è una vera e propria testata giornalistica online. L’obiettivo dichiarato della Repubblica degli Stagisti fin dalla sua nascita era mettere sotto i riflettori il tema dello stage. Così è stato e continua ad essere: i ragazzi che hanno raccontato le loro esperienze di stage, positive o negative, la Lista dei Buoni, le discussioni sui buchi della normativa, hanno contribuito a far partire un dibattito molto costruttivo e a far emergere problematiche che prima restavano in un cono d’ombra. E anche le aziende devono fare i conti con queste istanze. La Repubblica degli Stagisti vuol essere l’alleato dei giovani italiani nel non facile mondo del lavoro, per aiutarli a trovare buone opportunità formative e occupazionali: nella parte delle news offre quindi notizie sulle migliori occasioni di stage, interviste, approfondimenti e inchieste. C’è poi un’intera sezione dedicata alla normativa. Il filo diretto con i lettori ha una marcia in più rispetto al blog: dai commenti infatti si passa al Forum, con la possibilità non solo di commentare gli articoli ma anche di proporre argomenti di discussione. E poi c’è tutta una parte, importantissima, dedicata agli annunci di stage: qui possono proporre i loro stage solo le aziende che hanno aderito all’iniziativa Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello stagista. E’ quindi uno spazio protetto dove i giovani possono trovare buone opportunità e stare alla larga dagli stage-fregatura.

Verona: cercasi informatico

Adecco, agenzia per il lavoro ricerca Informatico per società di consulenza. Il/la candidato/a dovrà occuparsi della gestione del sito aziendale in termini di aggiornamento e rinnovamento oltre che della gestione

Contributi da riscatto

 Qui vi abbiamo già parlato, almeno in parte, dei contributi da riscatto per quello che riguarda il periodo universitario. Cercheremo di approfondire l’argomento prendendo in esame anche altre situazioni in cui è possibile riscattare tali periodi. Anzitutto una semplice quanto doverosa spiegazioni. Riscattare determinati periodi in cui non vi è obbligo di versamento dei contributi è una cosa favorevole all’individuo dal punto di vista pensionistico.

Riscatto della laurea e più in generale dei periodi di studio

I lavoratori dipendenti e autonomi ( artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni ecc.), i lavoratori iscritti ai fondi speciali e i lavoratori parasubordinati(collaboratori coordinati e continuativi e a progetto, venditori porta a porta e liberi professionisti privi di Cassa di categoria) assicurati all’Inps, possono presentare domanda di riscatto del periodo del corso legale di studi universitari o altri periodi di studio, pagando il relativo costo.

Si possono riscattare anche i periodi di studio compiuti all’estero purchè la laurea conseguita in un altro paese sia valida anche in Italia. Si può presentare domanda recandosi presso la sede Inps e compilando apposito bollettino.

Donne: discriminate sul posto di lavoro?

Secondo voi esistono dei lavori che potremmo definire “tipicamente femminili“? Forse sì. Sono stati compiuti numerosi studi e ricerche. Noi vi vogliamo parlare in particolare di una ricerca compiuta da Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione dei Lavoratori).

Lo studio comincia prendendo in esame due diverse ipotesi. La prima, che si riferisce alla cosiddetta crowding hypothesis (ed è stata coniata da Bergmann nel 1974) afferma che sarebbero gli stessi datori di lavoro ad escludere le donne da particolari professioni , quelle maschili. Questo porta ad un affollamento delle donne lavoratrici in altre occupazioni, chiamate occupazioni femminili. L’offerta di forza lavoro femminile verso queste occupazioni aumenta con la spiacevole conseguenza della diminuzione dei salari.

Lavorare nella selezione del personale: cosa significa?

Sono moltissimi i giovani che desiderano lavorare come selezionatori del personale  di qualche azienda. Chi lavora in questo settore è un vero e proprio professionista e deve essere pronto a cogliere tutti i cambiamenti sia dell’azienda che del mercato.

Chi decide di lavorare nella selezione del personale dovrà anzitutto elaborare il profilo del candidato da ricercare con le varie attitudine, le lingue richieste ecc… e dovrà poi cercare il veicolo di reclutamento che ritiene più idoneo (come ad esempio annunci all’interno di sito sul lavoro come il nostro gazzetta del lavoro oppure inserzioni su quotidiani specializzati).

L’insegnante di sostegno: chi è e cosa fa

 L’ insegnante di sostegno si occupa di assistere, all’interno delle scuole (di qualsiasi ordine e grado), studenti con difficoltà di apprendimento oppure  diversamente abili (quindi con handicap psicofisici oppure sensoriali).

Dovrà cercare di coinvolgere lo studente nelle varie attività scolastiche cercando quindi di favorire la sua integrazione all’interno della classe.

Dovrà essere in grado di stabilire le potenzialità dell’alunno e dovrà capire quali sono le potenzialità e le attitudini per cercare di svilupparle.