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Reinserirsi nel mondo del lavoro dopo i 45 anni tra competenze acquisite e evoluzioni del mercato

Il mondo del lavoro sta evolvendo molto rapidamente e, spesso, riuscire a stare al passo con i cambiamenti imposti dalle innovazioni di gestione di processi e sistemi non è facile. Allo stato attuale, la tecnologia sta compiendo passi da gigante nell’automazione di processi produttivi e gestionali, traghettando le imprese verso quella che tutti conoscono come quarta rivoluzione industriale, caratterizzata da Intelligenza Artificiale, robotica, Internet delle cose.

Reinserirsi nel mondo del lavoro

Tutti questi sono strumenti che, in un modo o nell’altro, possono rimpiazzare persino il lavoro di intere squadre di risorse umane, ottimizzando tempi e risorse, a fronte di risultati più efficienti. Queste innovazioni, che fanno nascere nelle aziende la richiesta di competenze sempre più specifiche nei propri dipendenti, unite alla mancanza, a volte, di possibilità di far evolvere la propria figura professionale all’interno di una determinata realtà, possono portare alla situazione in cui si necessità di cambiare il lavoro anche dopo molti anni di servizio.

Ma cosa può voler dire, ad esempio, rimettersi in gioco e reinserirsi nel mondo del lavoro dopo i 45 anni?

Sicuramente avere un grande spirito di adattamento, fiuto per le tendenze del futuro e anche una valida guida che possa in qualche modo orientare le scelte da compiere. Si potrebbe provare innanzitutto rivolgendosi ai centri per l’impiego e alle agenzie per il lavoro, che generalmente dispongono di validi servizi di orientamento e supporto al reinserimento del lavoro, partendo proprio dalle competenze acquisite nel corso della propria carriera fino a quel momento. In realtà ci vuole poco per iniziare questo nuovo percorso: basta un piccolo passo, come contattare l’agenzia per il lavoro e richiedere informazioni dettagliate illustrando la propria situazione personale.

Partire dalle proprie competenze

Rimettersi in gioco, per necessità o volontà, anche quando non si è più molto giovani per il mercato del lavoro, non vuol dire dimenticare tutto quello che si è costruito fino ad ora. In alcuni casi può essere una scelta drastica, dettata dalla volontà di cambiare completamente direzione, in altri può essere una necessità imposta da decisioni altrui. In un caso o nell’altro c’è comunque un bagaglio di soft e hard skills a fare da sfondo per costruirsi un nuovo trampolino di lancio. Vale dunque la pena ripartire proprio da questo, anche solo elencando su un semplice foglio di carta tutto ciò che si è bravi a fare e le migliori attitudini personali. In seguito a questa analisi dettagliata della propria esperienza e delle proprie competenze, si potrà decidere se restare nel settore, e proseguire in un percorso di approfondimento e ampliamento delle proprie capacità, o cambiare direzione, cercando comunque un ambito che possa permettere di investire le conoscenze e abilità acquisite.

Un occhio alle evoluzioni del settore

In ogni settore lavorativo e per ogni mansione c’è una dose più o meno massiccia di cambiamenti in atto, che spesso vogliono dire semplicemente adottare una visione diversa del proprio ruolo in una realtà lavorativa o integrare le proprie competenze con un corso di aggiornamento, come detto.

Al momento, tutto ciò che ha a che fare con la guida e il monitoraggio delle reti digitali e dell’intelligenza artificiale sono certamente terreni fertili in cui riprendere a seminare, unitamente ai settori impegnati nell’altrettanto attuale transizione ecologica dei più disparati settori dell’economia terziaria e delle aziende produttive. Approcciarsi a questi settori, nella ricerca di un nuovo lavoro o nel reinventare la propria professione da zero, magari anche sfruttando la ricca rete di contatti costruita nel tempo, senza dubbio può fornire un ottimo assist nel trovare una nuova e più soddisfacente occupazione.

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