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Sblocca concorsi: tutte le novità nelle prove del pubblico impiego

Pochi giorni fa è arrivato il definitivo ok da parte del Senato al Decreto Legge 44/2021. Si tratta, per chi non lo sapesse, del Decreto che è stato ribattezzato “Legge Covid”. Tra le varie materie che va a disciplinare, troviamo anche l’ambito dei concorsi pubblici, oggetto di un’imponente e un’importante riforma.

Nello specifico, l’articolo 10 del Decreto Legge comporta l’obiettivo di stringere i ritmi, provvedendo alla semplificazione e digitalizzazione delle varie procedure concorsuali che si riferiscono alle assunzioni all’interno della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo, da un lato, è quello di combattere in maniera efficace l’epidemia, ma al contempo si cerca anche di ridurre i tempi in merito alla nuova fascia di assunzioni nella PA.

Insomma, si abbandonerà una volta per tutte l’epoca del carta e penna, puntando solo ed esclusivamente su una prova scritta digitale, che però dovrà essere effettuata in presenza, e una prova di carattere orale. È parso visibilmente soddisfatto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per tutte queste innovazioni.

In modo particolare, una delle principali novità è rappresentata dalla prima scrematura, che avviene direttamente tramite la valutazione dei titoli di studio per quanto riguarda le figure a più alta specializzazione dal punto di vista tecnico.

Come è stato messo in evidenza anche da parte delle slides

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