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Evoluzione del mercato del lavoro italiano a giugno 2025

Il mercato del lavoro italiano si prepara a un periodo di intensa attività tra giugno e agosto, con circa 1,5 milioni di opportunità lavorative complessive. Solo a giugno, le imprese prevedono di effettuare 595.000 assunzioni, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente.

mercato del lavoro italiano

Ulteriori dettagli sull’andamento del mercato del lavoro italiano

Questo incremento, pari al 5,1% su base annua per il mese di giugno e al 6,0% per il trimestre, riflette una dinamica positiva che coinvolge principalmente il settore manifatturiero e dei servizi, mentre le costruzioni mostrano una lieve flessione. Il settore manifatturiero, in particolare, prevede 87.000 assunzioni a giugno e 231.000 nel trimestre, con le industrie della meccatronica (19.000 a giugno, 51.000 nel trimestre), quelle alimentari, bevande e tabacco (16.000 a giugno, 57.000 nel trimestre) e quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (15.000 a giugno, 38.000 nel trimestre) in testa alla classifica delle opportunità.

Anche se le costruzioni mostrano un calo a giugno, il settore prevede comunque 50.000 assunzioni nel mese e 127.000 nel trimestre. Il settore dei servizi è il motore principale di questa crescita, con quasi 458.000 contratti offerti a giugno e oltre 1,1 milioni nel trimestre estivo. Il turismo si conferma un traino fondamentale, ricercando 175.000 lavoratori nel mese e circa 392.000 nel trimestre. Seguono il commercio (82.000 a giugno, 207.000 nel trimestre) e i servizi alle persone (74.000 a giugno, 182.000 nel trimestre), a dimostrazione della vivacità di questi comparti.

Analizzando le tipologie contrattuali, si osserva una crescita del ricorso al tempo determinato, che costituisce il 63,7% delle entrate programmate (379.000 contratti), con un aumento di 29.000 unità rispetto a giugno 2024. I contratti a tempo indeterminato, invece, rimangono sostanzialmente stabili, rappresentando il 15,6% del totale (93.000 contratti). Nonostante l’aumento delle opportunità, le imprese continuano a confrontarsi con una elevata difficoltà nel reperire personale qualificato.

A giugno, 270.000 profili, pari al 45,4% delle figure professionali ricercate, sono di difficile reperimento, principalmente a causa della mancanza di candidati idonei. Settori come le industrie metallurgiche (63,3%), le costruzioni (61,4%) e le industrie tessili, abbigliamento e calzature (59,7%) sono particolarmente colpiti da questo fenomeno. Tra le professioni più difficili da trovare spiccano ingegneri (54,4%), tecnici in campo ingegneristico (66,2%), addetti alla rifinitura delle costruzioni (75,3%) e conduttori di macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (83,9%).

Per far fronte a queste sfide, le imprese prevedono di ricorrere a lavoratori stranieri per il 18,5% delle assunzioni totali, con picchi nei servizi di supporto alle imprese e alle persone (31,1%) e nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (30%). Un’altra risorsa fondamentale è rappresentata dai giovani “under 30”, che dovrebbero coprire circa il 31% delle assunzioni programmate a giugno (187.000 unità). Le maggiori opportunità per questa fascia d’età si trovano nei servizi finanziari e assicurativi (51,5% delle assunzioni programmate), nei servizi dei media e della comunicazione (41,8%) e nel commercio (41,6%).

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