Ikea, big svedese della vendita al dettaglio di mobili componibili e complementi d’arredo, non è assolutamente preoccupata dalle evoluzioni che potrebbe assumere la riforma dell’articolo 18. Secondo la compagnia europea, in altri termini, i problemi del mercato italiano sarebbero ben altri, e non certo riconducibili alla sola possibilità di mettere mano ad un articolo dell’importante Statuto dei Lavoratori.
“Per l’Ikea non è un problema l’articolo” – ha dichiarato l’amministratore delegato per l’Italia, Lard Petersson, discutendo a Radio 24 dell’attrattività degli investimenti stranieri in Italia in conseguenza dell’annuncio di spostare in Italia (e in particolare in Piemonte) alcune produzioni che erano invece precedentemente localizzate in Asia – “ma l’incertezza dei tempi della burocrazia e della politica”.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro del Welfare Elsa Fornero, il governo è “relativamente pronto” a chiudere la riforma del lavoro, anche se l’obiettivo “resta quello di un accordo con le parti sociali da realizzarsi entro il termine, entro il 23 marzo”. Il Ministro, durante l’audizione in Senato, ha altresì aggiunto che il governo è pronto a presentare delle proposte su un blocco complessivo della riforma del mercato del lavoro su 5 punti.