Lifebility Award: premi e stage per i giovani

 Si chiama “Lifebility Award“, ed è un premio istituito in concomitanza con i 60 anni dei Lions italiani. In palio ci sono quattro premi da cinquemila euro ciascuno, ed altrettanti stage, della durata di sei mesi, presso imprese del comparto corrispondente ai progetti presentati. I destinatari sono i giovani di età compresa tra i 18 ed i 27 anni, chiamati a presentare i progetti, entro il 31 marzo del 2011, su uno dei seguenti quattro temi: energia e ambiente; innovazioni per diversamente abili e non autosufficienti; comunicazione e trasporti; bioingegneria. “Lifebility Award” è infatti un premio attraverso il quale si punta a premiare quelle innovazioni che sono rivolte al sociale, e che è promosso dalla Camera di commercio di Milano, dal Lions Club Milano, e dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano. Il Premio è stato ideato anche in vista dell’Expo 2015, quando sarà molto alto il numero di visitatori presenti nel capoluogo lombardo.

Voucher trasporto pubblico per il tragitto casa-lavoro

 Dalla casa al lavoro, e viceversa, senza utilizzare l’auto privata, ma spendendo, così come avviene per i buoni pasto durante la pausa pranzo, un voucher per il trasporto pubblico. E’ questa una delle nuove proposte, in Lombardia, formulata nel corso del primo Tavolo dei Mobility manager, un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture ed alle Mobilità, e da Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, all’Energia ed alle Reti della Regione Lombardia. L’obiettivo è chiaramente quello di introdurre misure e facilitazioni anti-smog nell’ambito delle scelte dei lavoratori quando tutte le mattine devo coprire la “tratta” casa-lavoro. Al riguardo, non a caso, con il primo Tavolo dei Mobility manager l’Amministrazione regionale ha voluto coinvolgere sia gli Enti pubblici della Regione Lombardia, sia le aziende affinché possano essere presentate e valutate delle proposte tali da ridurre lo smog, garantire fluidità negli spostamenti, migliorare la sicurezza stradale, e promuovere la mobilità sostenibile rispettando l’ambiente.

Lavoro irregolare: molto diffuso nel settore dei servizi

 Negli ultimi dieci anni è maturata sempre di più nel nostro Paese l’attenzione al fatto che il lavoro irregolare contribuisce a frenare lo sviluppo socio-economico, esercitando, sui potenziali investitori, dei veri e propri fenomeni ed effetti di dissuasione. A rilevarlo è l’IRES – Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, che, con il progetto “INREGOLA”, ha effettuato un’analisi da cui, tra l’altro, è emerso come la sicurezza sul lavoro, l’emersione e la legalità rappresentino temi che non possono essere trattati separatamente. Nel nostro Paese l’economia sommersa viene stimata tra il 17% ed il 19% del prodotto interno lordo, con una perdita di gettito per lo Stato stimata in ben 100 miliardi di euro all’anno. In base ai dati Istat del 2005, nel nostro Paese ci sono poco più di 5,5 milioni di lavoratori non in regola, e di questi tre milioni risultano essere occupati a tempo pieno; ne consegue che in Italia il 12% delle persone che lavorano non è messo in regola. Ma in quali settori dell’economia tende maggiormente ad annidarsi il lavoro irregolare?