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Lavoro in nero? No grazie

Vi ricordate quando all’interno di questo articolo vi abbiamo parlato anche del fenomeno dei lavoratori in nero? Torniamo a parlarne per informarvi che nel corso del 2008 gli ispettori dell’Inps hanno individuato ben 80.000 lavoratori in nero e circa 1,2 miliardi di contributi non versati.

A quanto pare per il 2009 sono previsti maggiori controlli. Proprio per questo a partire dal mese di giugno entreranno in sevizio circa 300 funzionari in più. Insomma si profila un bel giro di vite.

Le aziende se decidono di non contrattualizzare la posizione di un lavoratore evitano delle ingenti spese. Quello che non riusciamo a capire è il punto di vista dei lavoratori: perchè accettare queste condizioni? Niente contributi versati (e quindi niente pensione), niente ferie .. niente di niente. O forse entra in gioco la “disperazione” e la paura di non riuscire a trovare un’altra occupazione.

Lo slogan: “Lavoro in nero? No grazie”

9 commenti su “Lavoro in nero? No grazie”

  1. Perchè accettare un lavoro in nero?
    1. Perchè molto spesso non si trova un lavoro regolare e quando lo si trova richiedono qualifica fuori dal comune. Ad es. io che sono sistemista sono andato a fare un colloquio di lavoro per sistemista windows e mi hanno richiesto: conoscenza di windows, unix(!?!), networking e programmazione router CISCO, analista programmatore, Oracle e Sap Administrator. Chi è del settore si renderà conto che le caratteristiche richieste appartengono a più figure professionali. Ovviamente il contratto era a progetto 3 mesi a 950€
    2. Molte aziende non regolarizzano del tutto la posizione del lavoratore (ad es lo fanno risultare part time) e pagano parte dello stipendio in nero
    3. I lavoratori spesso accettano di lavorare in nero in quanto la paga in nero è più elevata rispetto a un lavoro regolare (anche se poi i contributi non vengono pagati).
    4. Alcuni lavoratori percepiscono l’indennità di disoccupazione e lavorando in nero possono continuarla a percepire.

    Potrei continuare con altre furbate. Il problema è che in italia ci sono molte cose

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  2. L’unico motivo per cui un lavoratore dovrebbe scegliere tra un lavoro con contratto o uno in nero sarebbe quello di venire pagato di più.
    Nella realtà chi può fare questa scelta credo sia una microscopica parte dei lavoratori in nero.
    Gli altri non è che hanno paura di non trovare un lavoro regolare.
    Ne hanno proprio la certezza.

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  3. Ciao ragazzi,

    grazie per le vostre risposte.

    Speriamo di avervi dato uno spunto..uno spunto su cui discutere. Una base da cui partire.

    Grazie ancora,

    Martina

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  4. A me piacerebbe leggere qualcosa su chi accetta il lavoro in nero, o altri contratti atipici. Ad esempio chi fa stage (a volte retribuiti a volte no, o con paghe ben inferiori rispetto alle mansioni svolte).
    I datori di lavoro sono punibili per legge ma sappiamo bene che pochi denunciano e a volte chi lo fa è consenziente (ultimamente è saltato fuori un lavoratore in nero che cercava e accettava lavori in nero per l’appunto, e poi denunciava). Per assurdo se accettare questi trattamenti fosse punibile da ambo le parti non vedremmo più tante persone che accettano lavori in nero, che lavorano come dipendenti sotto le spoglie di stagisti, o posti in cui gli straordinari non sono pagati perchè in quest’azienda funziona così e se ci vuoi entrare devi accettare.
    In rete non trovo nulla a riguardo, penso possa essere un punto di vista da cui far partire una riflessione.

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  5. Nella maggior parte dei casi, si accetta un lavoro in nero per due motivi:
    _ la paga è più alta rispetto a un lavoro regolare
    _ fino ad adesso, il lavoro nero è stato l’unico vero “contratto” flessibile nel nostro Paese, ben accettato sia dal datore, sia dal dipendente: proprio perchè non registrato, il lavoro nero permette di regolare, in pochissimo tempo e senza lungaggini burocratiche, la retribuzione, l’orario, le ferie e le assenze per malattie.

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  6. certo lavorare in nero non e’ una bella cosa sia per il lavoratore che per le aziende
    non credete’ !! ma sicuramente si e’ costretti entrambi per necessita’ .la verita’
    e che ce’ troppa burocrazia , il vero lavoro nero e’ chi e’ stipendiato dallo stato ed usufruisce dei buoni pasto e tant’altro o magari si puo avere l’elicottero per andare a vedere la partita e tant’ altro questa e’ la verita’ !!!la verita’ e che chi comanda e vuole portare la barca in italia ha la possibilita’ di avere case, ville ,jot
    e tant’ altro a spalle nostre legalmente .

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