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Voucher trasporto pubblico per il tragitto casa-lavoro

 Dalla casa al lavoro, e viceversa, senza utilizzare l’auto privata, ma spendendo, così come avviene per i buoni pasto durante la pausa pranzo, un voucher per il trasporto pubblico. E’ questa una delle nuove proposte, in Lombardia, formulata nel corso del primo Tavolo dei Mobility manager, un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture ed alle Mobilità, e da Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, all’Energia ed alle Reti della Regione Lombardia. L’obiettivo è chiaramente quello di introdurre misure e facilitazioni anti-smog nell’ambito delle scelte dei lavoratori quando tutte le mattine devo coprire la “tratta” casa-lavoro. Al riguardo, non a caso, con il primo Tavolo dei Mobility manager l’Amministrazione regionale ha voluto coinvolgere sia gli Enti pubblici della Regione Lombardia, sia le aziende affinché possano essere presentate e valutate delle proposte tali da ridurre lo smog, garantire fluidità negli spostamenti, migliorare la sicurezza stradale, e promuovere la mobilità sostenibile rispettando l’ambiente.

Secondo quanto dichiarato dall’Assessore Raimondi, lo smog si combatte limitando l’uso dell’auto privata, ed al riguardo sono proprio gli spostamenti casa-lavoro, nei centri urbani, quelli che individuano una quota importane di traffico. Quindi c’è bisogno di un’offerta di trasporto sempre più integrata e sostenibile al fine di favorire l’interscambio dei mezzi come ad esempio avviene, a Varese Nord ed a Milano Cadorna, sempre con riferimento alla Regione Lombardia, per il servizio di car sharing elettrico e per quello di bike sharing.

Anche il maggior ricorso al telelavoro, quando possibile, può contribuire alla riduzione del traffico nelle strade cittadine per un tavolo come quello dei Mobility manager che nasce con l’obiettivo di coinvolgere, per quel che riguarda i tragitti casa-lavoro, i responsabili del personale delle imprese. Questo perché, secondo l’Assessore Raimondi, non bastano, da parte delle istituzioni, gli incentivi, i divieti e le sanzioni se poi le imprese non hanno la possibilità di dare il proprio contributo con soluzioni e con proposte.

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