Legittimità dei licenziamenti collettivi, tra leggi e interpretazioni

 La legge che disciplina i licenziamenti collettivi è stata più volte modificata e integrata da interpretazioni a volte contrastanti tra loro.

La legge n. 223/91 è stata infatti modificata, per esempio, con il D. Lgs dell’8 aprile 2004 n. 110 che ha esteso la disciplina anche ai datori di lavoro in precedenza esclusi, vale a dire alle organizzazioni dei datori di lavoro senza scopo di lucro quali i sindacati, le fondazioni o i partiti purché occupino più di 15 dipendenti e che intendono procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro con almeno 5 lavoratori nell’arco di 120 giorni.

In questo modo il datore di lavoro è obbligato ad avviare la procedura in sede sindacale e successivamente, in sede amministrativa, ovvero avanti la Direzione Provinciale del Lavoro di appartenenza.

Lavoro precario: ricercatori Ispra, protesta ad oltranza

 A Roma, e precisamente sul tetto dell’Ispra di via Casalotti, al numero 300, è in atto una protesta ad oltranza da parte dei lavoratori precari dell’Istituto; il presidio, tra l’altro, può essere seguito da tutti, via Internet, accedendo a questo link. I ricercatori, quindi, a rischio in quanto col contratto in scadenza, fanno sapere, per voce del coordinamento USI RdB Ricerca, che non scenderanno dal tetto se la vertenza non si chiuderà con esito positivo. Nella giornata di oggi, tra l’altro, i ricercatori hanno organizzato iniziative a sostegno della protesta, e a difesa del posto di lavoro, nella Provincia di Roma, mentre dopodomani i precari faranno sentire la loro voce al Parlamento. Al momento i ricercatori non sembrano per nulla propensi a sospendere il presidio sul tetto, visto che ancora non c’è chiarezza riguardo alla destinazione dei fondi che il Ministro Prestigiacomo ha richiesto.

Someone’s gotta go: il primo reality sui licenziamenti

 Someone’s gotta go (letteralmente “Qualcuno se ne deve andare“): questo è il titolo di un nuovo reality, prodotto da Endemol e che dovrebbe andare in onda all’inizio del 2010. Di particolare è che si tratta di un reality ambientato in un ufficio con un numero di dipendenti compreso tra 8 e 15 e sarà (almeno questo è il presupposto) piuttosto spietato. Infatti, in ogni puntata i dipendenti dell’azienda dovranno decidere chi tra di loro verrà licenziato.

Queste le parole di Goldberg, responsabile di Endemol Usa

Chi partecipa è assolutamente consapevole di quello che fa e soprattutto sa bene che, dovendo la sua azienda comunque licenziare, uno dei prescelti potrebbe essere proprio lui. Perciò se la gioca, dando anche dimostrazione di come un dipendente sappia o meno difendere il proprio lavoro

Ottimismo: arma sempre vincente anche nel lavoro

Questo che a prima vista vi potrà sembare un consiglio banale ci aiuterà invece a reagire a queso periodo nero per l’economia e per il lavoro. In parte ne avevamo già parlato ma vogliamo darvi qualche altro piccolo suggerimento.

Ogni giorno leggiamo di nuovi licenziamenti ma ( e lo potete verificare da soli leggendo le offerte che pubblichiamo quotidianamente) ci sono anche aziende disposte ad assumere.

Quindi è vietato:
1) Perdersi d’animo
2) Non reagire
3) Aspettare che qualcuno vi bussi alla porta proponendovi il lavoro dei vostri sogni
4) Pensare che tutto dipenda dagli altri

In arrivo tanti licenziamenti per i lavoratori delle grandi griffe

Avremmo sperato in una notizia positiva almeno in questi ultimi giorni dell’anno. Invece no!

Anche il mercato del lusso e delle grandi griffe sembra risentire della crisi che sta colpendo quasi tutta l’economia mondiale. Le vendite delle principali firme dell’alta moda come Chanel o Louis Vuitton, stando al quotidiano Le Parisien sarebbero diminuite negli ultimi tre mesi del 5% e le previsioni per il 2009 non sono affatto rosee.