Manovra luglio 2011, il versamento dell’addizionale automobilistica

In arrivo la risoluzione n. 101/E dell’Agenzia delle Entrate che chiarisce la modalità per il versamento, attraverso il modello F24 Versamenti con elementi identificativi, dell’addizionale erariale alla tassa automobilistica, ai sensi dell’articolo 23, comma 21, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.

In effetti, ricordiamo che una delle precedenti manovre economiche, luglio 2011, aveva istituito l’addizionale erariale alla tassa automobilistica a partire dall’anno 2011, per  le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è dovuta una addizionale erariale della tassa automobilistica, pari ad euro dieci per ogni chilowatt  di potenza del veicolo superiore a duecentoventicinque chilowatt, da versare alle entrate del bilancio dello Stato.

Manovra finanziaria: attacco della Cgil sulle pensioni

Se Berlusconi in merito alla Manovra si ritiene soddisfatto lo stesso non può dirsi del sindacato della Cgil; queste le dure parole di Susanna Camusso

Quello che è stato fatto sulle pensioni è molto grave. Molti ancora non se ne sono resi conto, ma i lavoratori se ne sono accorti. A tutti i maschi italiani che hanno deciso di servire lo Stato attraverso un anno di militare, ora gli si dice di aver perso un anno. Questa è una discriminazione di genere, si colpiscono così tutti i lavoratori precoci. E va peggio per tutti coloro che hanno scelto di laurearsi e che hanno speso soldi per riscattare gli anni di laurea. Oggi questo non vale più e dovranno lavorare almeno 4 o 8 anni se hanno fatto la specializzazione.

Il messaggio che passa è che non ci si può fidare dello Stato e delle istituzioni. E questo apre un contenzioso infinito perchè tutti potranno dire di essere stati discriminati. Allora oggi possiamo dire che era una bugia che non avrebbero toccato le pensioni

Lavoro e Sindacati: Cgil scrive a Cisl e Uil per iniziative comuni

 E’ da un bel po’ che in Italia la “triplice”, ovverosia Cgil, Cisl e Uil, è spaccata su molte decisioni, prese di posizione ed iniziative. Se infatti la Cisl e la Uil di norma riescono a fare fronte comune, la Cgil, invece, mantiene posizioni diverse, spesso divergenti, e comunque di forte opposizione e critica nei confronti dell’attuale Governo di centrodestra. Pur tuttavia, la Cgil ha scritto una lettera aperta alla Uil ed alla Cisl tendendo conto sia dell’attuale situazione del nostro Paese, sia dell’ultimissima manovra economica, da 45 miliardi di euro, che comporterà altri sacrifici a carico degli italiani.

Lavoro e manovra finanziaria: la posizione della Uil

 E’ assurdo che nel pubblico impiego i lavoratori possano rischiare di non percepire la tredicesima a causa dell’inefficienza delle corrispondenti Amministrazioni Pubbliche. Ad affermarlo è la Uil in accordo con un comunicato a cura della Segreteria Nazionale, e dopo che il Governo ha inserito tale misura nella nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro che permetterà il raggiungimento del pareggio di bilancio con un anno di anticipo, dal 2014 al 2013. Secondo il Sindacato, infatti, in questo modo i lavoratori perderebbero il diritto al percepimento della tredicesima per colpe altrui quando invece a pagare dovrebbero essere per la corrispondente Amministrazione Pubblica solo ed esclusivamente quelli che sono i dirigenti responsabili.

Lavoro, stipendi e pensioni: manovra finanziaria, le novità

 Sta iniziando a prendere forma la manovra finanziaria triennale da oltre 40 miliardi di euro che dovrà mettere a punto l’Italia per far quadrare i conti pubblici da qui al 2014. Contestualmente, stando all’orientamento del Governo, ed in particolare, del Ministero dell’Economia, dovrebbe essere messa a punto anche la tanto agognata e sospirata riforma fiscale. Ma chi pagherà il conto? Ebbene, a quanto pare il centrodestra vuole “legittimare” questi nuovi sacrifici, innanzitutto, tagliando i costi della politica. Al riguardo Paolo Romano, ministro alle Politiche Agricole, nella giornata di ieri ha rivelato ai giornalisti che dal prossimo mese di luglio i ministri potrebbero rinunciare allo stipendio percependo solo quello da parlamentari. Ma chiaramente non è solo con questo che si sistemano i conti pubblici!

Sciopero nazionale CGIL 25 giugno 2010

Proprio qualche giorno all’interno della pagina Facebook di Gazzetta del Lavoro qualcuno ha scritto che scioperare non serve a niente; tuttavia vale la pena ricordare che anche il silenzio, il restare fermi ad aspettare che altri facciano qualcosa porta a ben poco.

Nicola Nicolosi, Segretario confederale, soddisfatto per la riuscita dello sciopero generale indetto per oggi 25 giugno 2010 dalla CGIL contro la manovra entrando in polemica con Brunetta e ricordando che nel Pubblico Impiego lo sciopero è di 24 ore e che quindi prima di fornire numeri sarebbe opportuno aspettare la fine della giornata.

Susanna Camusso vicesegretaria generale ha stimato in un milione i lavoratori scesi nelle piazze italiane oggi con la CGIL; dalle diverse città italiane si registra un malcontento generale.