Provincia di Sassari: nuovi corsi per i disoccupati

 Via libera, nella Provincia di Sassari, alle iscrizioni per la partecipazione ai corsi di formazione professionale che sono finanziati dalla Regione Sardegna, e che sono gestiti dall’I.fo.l.d., nonché promossi dall’Assessorato del Lavoro, alla formazione professionale, alla cooperazione ed alla sicurezza sociale dell’Amministrazione regionale in attuazione al piano annuale di formazione professionale a valere sul biennio 2008/2009. I corsi di formazione professionale sono riservati ai cittadini maggiorenni che risiedono nella Regione Sardegna, oppure sono emigrati, a patto che siano inoccupati o disoccupati. Le domande di partecipazione al corso di formazione professionale potranno essere presentate entro e non oltre le ore 13 del 22 dicembre prossimo a mano oppure a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. I corsi di formazione professionale previsti sono quelli di apicoltore, tecnico della conduzione di oliveti, aiuto cuoco, potatore, casaro, operatore di macchine in aziende, addetto alla trasformazione delle carni, giardiniere, frantoiano ed un corso di formazione professionale sull’agro-zootecnia. Le domande,come sopra accennato, devono essere inviate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno all’I.fo.l.d che si trova a Cagliari al numero 1, scala b, di via Peretti.

Esame di avvocato in Spagna e riconoscimento del titolo

In Europa, in particolare in Italia, per poter esercitare alcune professioni non basta conseguire il titolo di studio, ma è indispensabile iscriversi all’Ordine, Collegio o Consiglio professionale relativo.

In base alla nostra normativa in vigore le professioni interessate sono, per gli ordini professionali, dottori agronomi e dottori forestali, architetti, assistenti sociali, biologi, chimici, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, farmacisti, geologi, giornalisti, ingegneri, medici chirurghi e odontoiatri, medici veterinari e psicologi.

Al contrario i collegi professionali hanno lo scopo di tutelare le professioni di agrotecnici, costruttori edili, geometri, infermieri professionali e assistenti sanitari-vigilatrici d’infanzia, ostetriche, periti agrari, periti grafici, periti industriali, tecnici di radiologia medica, ragionieri e periti commerciali.

Lavoro e titolo di studio: quando il “pezzo di carta” non basta

 Il “pezzo di carta” basta per poter trovare un lavoro dopo aver sostenuto il colloquio, e dopo aver superato la selezione per entrare nei ranghi di un’azienda? Ebbene, la risposta è negativa; il titolo di studio, infatti, è necessario ma non sufficiente in Italia per poter essere assunto e per poter iniziare a “spendere” le proprie competenze all’interno di un’azienda. Questa situazione viene ben messa in evidenza da un’indagine effettuata nel mondo imprenditoriale dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro: per i neo-assunti, nel rapporto di sette ogni dieci, infatti, serve una formazione aggiuntiva cui l’impresa fa fronte in due modi.