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Vigilatrice d’infanzia: chi è e che cosa fa

 Nonostante la bassa natalità  presente nella nostra società, è aumentato, invece, l’impiego di servizi sanitari  di assistenza ai bambini,  fornendo cosi sbocchi occupazionali alla figura professionale della vigilatrice d’infanzia. La  vigilatrice d’infanzia è un operatore sanitario che svolge i compiti previsti dagli infermieri professionali. La differenza, rispetto a questi consiste nel fatto che tale profilo professionale è specializzato nei problemi dell’infanzia.

La vigilatrice d’infanzia si occupa in particolare della raccolta di materiale per gli esami dei bambini, di medicarli, di sorvegliarli e di rilevarne le condizioni dello stato fisico (come ad esempio il polso, la temperatura o la frequenza respiratoria). Si occuperà, inoltre di somministrare ai piccoli pazienti  i medicinali e gli alimenti.

Per svolgere questa mansione, la vigilatrice di infanzia deve essere in possesso di:

  • Particolare sensibilità e attenzione.
  • Grandi capacità tecniche.
  • Grande senso di responsabilità e di autonomia, con un profondo rispetto del codice deontologico.

Per diventare vigilatrice d’infanzia è necessario il possesso di una laurea nelle aree infermieristiche, tecniche e della riabilitazione. Verrà, inoltre, effettuato un tirocinio presso reparti pediatrici ospedalieri, servizi domiciliari o asili-nido. Per esercitare la professione è comunque è necessaria l’iscrizione all’Albo. Corsi specifici di infermieristica pediatrica si possono ritrovare all’Università di Torino,  all’Università di Milano e all’Università di Roma “Tor Vergata”.

La vigilatrice d’infanzia svolge il proprio lavoro da sola o all’interno di un gruppo in strutture sanitarie pubbliche o private, in strutture ospedaliere o extra-ospedaliere, in consultori familiari, in asili-nido, in centri di riabilitazione, o a domicilio. Può, inoltre lavorare sia come come dipendente che come libero-professionista con partita IVA. Qualora lavori come dipendente, tale lavoro avverrà soprattutto presso le ASL, a cui si accede attraverso un concorso pubblico. Se lavora in maniera autonoma, la vigilatrice d’infazia dovrà relazionarsi con il medico.

Per avere maggiori informazioni, è possibile consultare i seguenti link.

  • www.cnai.info
  • IPASVI Federazione Nazionale dei Collegi Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari, Vigilatrici d’Infanzia, organismo che ha la rappresentanza nazionale degli infermieri italiani.

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