Una questione che sta sicuramente appassionando tanti addetti ai lavori, ma un po’ di meno i protagonisti diretti. Stiamo facendo riferimento all’immissione in ruolo dei docenti precari. Ebbene, nel corso degli ultimi giorni, finalmente, si è palesata una notizia particolarmente positiva.
Stiamo facendo riferimento al fatto che il MEF ha dato finalmente la sua autorizzazione all’assunzione in relazione a ogni posto che è stato richiesto da parte del Ministero dell’Istruzione. Complessiva, si tratta di un numero di posti veramente molto alto, che si aggira intorno alle 112 mila unità.
Nel corso dei prossimi giorni, tra le altre cose, sbarcherà anche la distribuzione per classe in relazione al concorso e alla provincia. Una procedura particolarmente complessa, che include non una, ma ben tre fasi. La prima fase è quella che ha carattere ordinario, mentre poi ci sarà quella straordinaria e, infine, un altro concorso straordinario che è relativo ai posti che, nel caso, non saranno oggetto di alcun tipo di assegnazione, a cui poi, temporalmente, seguirà una fase dedicata alla formazione.
In base a quanto è stato stabilito da parte di questa procedura, la metà dei posti finiranno nelle mani della GaE, mentre l’altra metà andrà di diritto alle graduatorie di merito dei concorsi. Su tutti quei posti che, nel caso, fossero rimasti vacanti, ecco che per forza di cose si dovrà fare ricorso alla procedura straordinaria di assunzione da parte di GPS prima fascia.
La realtà dei fatti, come al solito, potrebbe trovare scritto tutt’altro esito. Infatti, anche dopo aver provveduto a far partire la procedura di assunzioni da GPS, ecco che il tanto atteso incrocio tra la domanda, che è rappresentata dai posti che sono vacanti, e l’offerta, ovvero i docenti che sono risultati idonei all’interno delle rispettive graduatorie, potrebbe anche non esserci. E, di conseguenza, come in tanti altri anni, anche nel 2021 sarebbero tanti i posti che potrebbe restare mestamente vuoti.
In tal senso, potrebbe essere utile l’intervento del Decreto Sostegni bis. I posti, quindi, che verranno, per il momento si tratta ancora di un’eventualità, coperti da parte delle assunzioni legate all’annata 2021-22, non saranno reinseriti nel solito meccanismo legato alle procedure ordinarie. Sì, dal momento che verranno utilizzati, almeno all’inizio, per la copertura di tutte le esigenze che si riferiscono alla mobilità dei docenti di ruolo. Tali posti, di conseguenza, verranno molto probabilmente congelati, per essere reinseriti in un nuovo concorso straordinario, con requisiti del tutto specifici.