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Immissioni in ruolo docenti 2021, ecco il funzionamento delle assunzioni

Ci sono delle novità particolarmente interessanti per quanto riguarda le immissioni in ruolo docenti 2021. In effetti, è stata accolta con particolare entusiasmo la decisione del MEF di autorizzare un contingente a tal modo ampio.

Lo scopo finale, infatti, è quello di provvedere all’assunzione della bellezza di 112473 insegnanti. La procedura che verrà impiegata è quella che ha già preso il via con la fase 1, che si riferisce alla scelta della provincia e della classe di concorso sul portale Istanze online e che continuerà fino al momento in cui non ci saranno le assunzioni da GPS prima fascia. In ogni caso, si prosegue anche con l’assunzione di tutti quei docenti che hanno vinto il concorso STEM. La procedura in questione continuerà anche nell’anno scolastico 2022-2023, andando ad assumere tutti quei docenti che hanno vinto il nuovo concorso straordinario.

L’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, come detto, è arrivata per la bellezza di oltre 112 mila posti di lavoro. In realtà, tale cifra non fa altro che corrispondere a quasi il 100% dei posti che sono rimasti vuoti e che si sono liberati in seguito alla mobilità dei docenti di ruolo per quanto riguarda l’anno scolastico che prenderà il via a settembre.. infatti, si tratta di 112691 posti, di cui quasi 82 mila comuni e ben 30751 di sostegno.

Ecco spiegato il motivo per cui il quantitativo di posti che sono stati autorizzati non è uguale al 100% ai posti che sono rimasti vacanti. Di conseguenza, diventa molto complicato provare a fare delle previsioni in riferimento alle assunzioni di tutti quei docenti che si trovano nelle fasce più basse delle graduatorie. 

È chiaro, tra l’altro, che, in confronto a quella mole di dati che è stata diffusa in seguito alla mobilità, verrà apportata qualche modifica e degli aggiustamenti. Non solo, dal momento che il docente che dimostra interesse nei confronti dell’immissione in ruolo, deve prendere in considerazione diversi fattori e non limitarsi a guardare esclusivamente la posizione che è stata raggiunta all’interno della graduatoria. Infatti, deve tener conto anche del fatto che ci siano ancora dei docenti che possono contare sulla riserva per le assunzioni, che quindi potrebbero avere la precedenza in riferimento alle assunzioni anche con un punteggio più basso rispetto a quello stabilito dal candidato. Insomma, in maniera indipendente dal punteggio che è stato ottenuto, bisogna mettere in conto con dei posti finiranno a quei docenti che hanno la riserva. 

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