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Apprendistato, la possibile crescita occupazionale

L’apprendistato è un potente strumento utilizzato per favorire l’occupazione dei giovani e, per questa ragione, non deve essere sprecata. Secondo alcune stime si prevede che dal mese di settembre un incremento di circa 9mila assunzioni.

Il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini osserva che

A settembre intendiamo attivare una migliore regolamentazione dei tirocini e un riordino, in senso migliorativo, delle collaborazioni a progetto, in modo da rilanciare la buona occupazione dei giovani e dare una risposta concreta ai giustificati allarmi di questi mesi sulla questione generazionale nel nostro paese

Il nuovo contratto di apprendistato permette anche di leggere, in una maniera diversa, l’ultimo Rapporto Istat. In effetti, dalle indicazioni diffuse dall’Istat si scopre che le retribuzioni contrattuali orarie a giugno sono rimaste quasi ferme rispetto a maggio, segnando un incremento dello 0,1%, mentre sono aumentate dell’1,8% su base annua.

Non solo, il tasso d’inflazione a giugno è stato pari al 2,7% e dalla fine di giugno sono in attesa di rinnovo 34 accordi contrattuali, relativi a circa 4,4 milioni di dipendenti: a tale data risultano in vigore 44 contratti, che regolano il trattamento economico di circa 8,7 milioni di dipendenti corrispondente al 61% del monte retributivo complessivo.

L’Unioncamere ha svolto alcune proiezioni sull’impatto del nuovo apprendistato sulle assunzioni alla riapertura delle attività a settembre. Secondo queste indicazioni si apprende che dopo la pausa estiva ci saranno quasi 9 mila assunzioni che comporteranno un contratto di apprendistato.

In effetti, l’ultima rilevazione trimestrale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro mostra che il maggior numero di apprendisti verrà scelto tra i giovani di 25-29 anni (oltre 4.800 le assunzioni previste in questo caso), mentre i ragazzi con meno di 24 anni potrebbero essere interessati da quasi 2.500 assunzioni con contratto di apprendistato. Per ulteriori 1.600 assunzioni la distinzione tra giovani al di sopra o al di sotto dei 29 anni non è ritenuta rilevante.

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