Fondamentale oggi approfondire i lavori più richiesti in Europa a fine 2025, secondo alcuni recenti studi. Una nuova analisi sperimentale di Eurostat, basata sui dati degli annunci di lavoro online raccolti nel 2024, ha identificato le professioni che registrano il maggiore squilibrio tra domanda e offerta nell’Unione Europea. Queste sono le figure che le aziende faticano di più a reperire, evidenziando una profonda trasformazione del mercato del lavoro.
I lavori più richiesti in Europa a fine 2025
1° Posto: Manager delle Vendite e del Marketing (Tasso di Posti Vacanti: 8,4%)
In cima alla classifica si collocano i Sales, Marketing and Development Manager. Il tasso di posti vacanti dell’8,4% riflette l’urgente necessità di manager in grado di guidare la trasformazione digitale dei processi commerciali. Con l’espansione dell’e-commerce e la strategia omnicanale, le aziende cercano figure con competenze avanzate in:
Marketing automation.
CRM (Customer Relationship Management) avanzati.
Analisi predittiva dei dati.
La domanda è particolarmente alta per i profili senior con capacità strategiche, il cui numero è insufficiente rispetto all’esigenza del mercato.
2° Posto: Operai della Manifattura (Tasso di Posti Vacanti: 7,3%)
Al secondo posto si trovano i Manufacturing Labourers, ovvero gli operai della produzione industriale. Nonostante l’automazione, la manifattura europea necessita di lavoratori con qualifiche più elevate, capaci di gestire robotica e linee di produzione informatizzate.
La carenza è alimentata da due fattori principali:
Mancanza di Attrattività: Il settore è spesso percepito dai giovani come poco attraente, con salari non sempre competitivi.
Invecchiamento della Forza Lavoro: L’uscita dei lavoratori esperti e la scarsità di ricambi generazionali accentuano il mismatch tra domanda e offerta.
3° Posto: impiegati amministrativi e di supporto (tasso di posti vacanti: 7,3%)
A pari merito con gli operai, gli Other Clerical Support Workers rappresentano una sorpresa. La crescente digitalizzazione degli uffici ha rivoluzionato il ruolo dell’impiegato amministrativo. Le mansioni non si limitano più all’archiviazione, ma richiedono flessibilità e familiarità con:
Software gestionali avanzati.
Piattaforme CRM e gestione del front-office digitale.
Lavori in contesti ibridi e da remoto.
La formazione tradizionale non sempre risponde a queste nuove esigenze digitali, creando una significativa difficoltà di reperimento.
Altre categorie con elevata richiesta
Seguono gli Other Sales Workers (6,1%), ossia i venditori e addetti alle vendite al dettaglio. La loro elevata richiesta è dovuta principalmente all’alto turnover e alla necessità di nuove competenze digitali per la gestione multicanale e l’assistenza alle vendite online.
Chiudono la top 5 le professioni nei settori Artistici, Culturali e Culinari (6,0%). La ripresa del turismo e l’espansione della ristorazione specializzata hanno aumentato la domanda di cuochi, sous-chef e professionisti creativi. Tuttavia, la stagionalità e le condizioni contrattuali talvolta precarie spingono molti a cercare opportunità in altri settori, mantenendo alta la carenza.
Lo scenario europeo evidenzia come le professioni più difficili da trovare siano accomunate dalla necessità di competenze digitali e tecniche avanzate, operando in settori in rapida trasformazione e soffrendo spesso di un disallineamento tra l’offerta formativa e le esigenze reali delle imprese.





