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Cisl, riduciamo le aliquote ma anche le agevolazioni

Ecco la proposta di Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che dalla stampa specializzata della Cisl, Conquiste del Lavoro, ha lanciato le richieste del sindacato in vista della prossima manovra economica

Abbassare le aliquote ai lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle imprese che investono. Solo così faremo ripartire i consumi. Certo bisogna trovare i soldi, ma si può fare

Secondo le osservazioni del segretario generale di casa Cisl, il totale complessivo delle agevolazioni presenti in Italia ammontano tra i 160-190 miliardi di euro ogni anno di questi solo 80 miliardi riguardano le agevolazioni proprie per i redditi da lavoro mentre il sistema welfare ne assorbe quasi 35 miliardi: in buona sostanza più di 50 miliardi di euro, nella previsione più pessimistica, sono agevolazioni di altra natura non legate al lavoro: per il segretario generale della Cisl è  su questo aspetto che bisogna intervenire.

In effetti, per il massimo rappresentante della Cisl

Penso ad esempio ai mutui più alti: perchè dare agevolazioni sui mutui a chi compra una casa da un milione di euro?

Non solo, Bonanni propone anche un aumento dell’Iva sui beni di lusso.

Al momento sembra ancora prematuro parlare di cifre o di provvedimenti, ma, ad ogni modo, secondo gli esponenti del mondo sindacale e industriale occorre raggiungere il pareggio di bilancio per il 2014 così come ci richiede l’Unione Europea con una manovra da 40 miliardi prevista per il mese di giugno.

C’è chi pensa, anche se il ministro Sacconi ha smentito, di portare l’età pensionabile a 65 anni delle donne del settore privato così come si è fatto l’anno scorso intervenendo nel segmento pubblico.

Le ipotesi sono tante con quattro tavoli tecnici che si sono insediati allo scopo di verificare che cosa c’è da tagliare o, come direbbero, da armonizzare.

La situazione è di estrema incertezza dove tutti lanciano i soliti proclami: per il ministro della Salute Fazio il sistema sanitario nazionale può risparmiare fino a 10 miliardi di euro l’anno.

Non solo, un altro gruppo di lavoro sta vagliando, insieme con le parti sociali, i diversi regimi fiscali esistenti, gli sconti e le detrazioni fiscali.

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