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Conciliazione lavoro e congedi: cambiano i contributi e le regole

 Tra le novità 2013 introdotte dalla Riforma del Lavoro sono da segnalare le nuove risorse e i nuovi criteri per la conciliazione tra lavoro e famiglia e per il congedo parentale per i padri, in attuazione, appunto, delle norme previste da luglio 2012. Sono stati stanziati allo scopo 78 milioni di euro l’anno per il triennio 2013-2015, grazie al Fondo per l’occupazione giovanile e delle donne attivato dal Ministero del Lavoro.

Pertanto, in base alla nuove norme 2013 che disciplinano l’ambito che riguarda conciliazione lavoro e congedi per i padri, dopo undici mesi di maternità, le donne che vorranno tornare al lavoro potranno chiedere voucher di importo pari a 300 euro al mese per sei mesi perché possa pagare la baby sitter che curi il bambino nelle ore in cui loro sono al lavoro.

In alternativa, in base alle nuove norme per la conciliazione lavoro e congedi per i padri potranno ricevere un contributo tramite bonifico diretto dell’INOS all’asilo nido pubblico o privato scelto dalla madre. Per ricevere il contributo, le interessate dovranno farne richiesta all’Inps in base ad una graduatoria nazionale, che valuterà l’indicatore ISEE e quindi il reddito e l’ordine di presentazione delle domande. Il contributo verrà concesso fino ad esaurimento risorse annue.

Sarà l’Inps a stabilire le modalità per la presentazione della domanda online e a rilasciare i voucher entro 15 giorni alle lavoratrici madri che avranno scelto l’opzione del baby sitting. Si precisa, inoltre, che per ogni voucher mensile fruito, la lavoratrice sconterà una riduzione di pari durata del periodo di congedo parentale.

Sempre nell’ambito delle nuove norme per conciliazione lavoro e congedi, s’inserisce l’utilizzo del congedo parentale per i padri in soluzione unica non a ore, con un distinguo tra quello obbligatorio e quello facoltativo: il congedo obbligatorio sarà di un giorno e quello facoltativo sarà di due giorni (che però verrà scalato dal periodo che spetta alla madre), a partire dalle nascite del 2013.

Potranno godere dei benefici del congedo parentale tutti i padri, anche adottivi o affidatari, che ne facciano richiesta entro i cinque mesi di vita del figlio, informandone il datore di lavoro con almeno 15 giorni di preavviso.

NOTA
Si specifica che sono tre anni di sperimentazione, in base al decreto del Governo con cui l’Italia recepisce le direttive europee in materia di congedo parentale e indennità di maternità.

APPROFONDIMENTI
*Conciliazione orari lavoro-famiglia, raggiunta l’intesa
*Lavoro, presentate le politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro
*Congedi parentali, in arrivo nuova direttiva europea