Home » Contributi ai ricercatori 2012

Contributi ai ricercatori 2012

 Si chiama Fondo per la crescita sostenibile e, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe rappresentare un utile strumento per poter finanziare programmi e interventi per la competitività e il sostegno dell’apparato produttivo, sulla base di progetti di ricerca di “rilevante interesse nazionale”, tali da poter accrescere e apprezzare il patrimonio tecnologico della nazione.

Sono tre le linee di intervento determinato dal decreto sulla Crescita. La prima, come è noto, è relativa alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, anche attraverso il ricorso al consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e di sviluppo delle imprese. La seconda linea riguarda invece il rafforzamento della struttura produttiva (con una particolare attenzione per il Mezzogiorno), al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che si trovano in situazioni di crisi, tramite la sottoscrizione di accordi di programma.

La terza e ultima linea di intervento, invece, è relativa alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all’attrazione di investimenti dall’estero. I finanziamenti deliberati a questi fini non potranno inoltre essere assistiti da garanzie reali (es. ipoteche o pegni) o personali (fideiussioni).

LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA DEI LAVORATORI NON AGRICOLI

Previsto altresì il rilascio di garanzia per la sola anticipazione (eventuale) dei contributi in forma di sovvenzione.

IL RECUPERO DELLA CONTRIBUZIONE NON VERSATA

All’interno dello stesso novero di strumenti legislativi va inoltre a inserirsi il c.d. credito di imposta, un contributo che potrà arrivare a rappresentare il 30% del totale, riservato alle sole imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e di sviluppo. Attualmente, il decreto non precisa alcun limite temporale di applicazione per l’agevolazione: di conseguenza, sembra che l’intervento possa avere un carattere strutturale e permanente all’interno del nostro sistema nazionale di fiscalità. Il credito d’imposta riguarderà solamente le attività di ricerca e di sviluppo, che dovranno avere un importo minimo di 50 mila euro di spesa ammissibile annua, e potranno ottenere un importo di credito massimo pari a 600 mila euro per esercizio fiscale.

Lascia un commento