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Interpello sui lavoratori intermittenti utilizzati in servizi audiovisivi

 Il Ministero del Lavoro ha risposto ad un interpello, n. 28 dello scorso 13 settembre 2012, posto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in merito alla possibilità di utilizzare lavoratori con contratto intermittente in servizi di media audiovisivi.

In effetti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dato il suo parere sull’uso di questi particolari lavoratori in attività via internet ex D.L.vo n. 177/2005 visto che per questi lavori è possibile che siano assimilabili alle attività espletate dagli operatori addetti agli spettacoli televisivi.

In modo particolare, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro intende chiarire il contenuto della disciplina di riferimento, ossia se i lavoratori intermittenti possono essere utilizzati in servizi di live streaming, webcasting ovvero per servizi prestati via internet connotati dai caratteri della discontinuità ed intermittenza.

Per la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva occorre, per prima coda, chiarire, da un punto di vista giuridico, l’inquadramento giuridico della fattispecie contrattuale del lavoro intermittente o lavoro a chiamata, disciplinata dagli artt. 33 e ss., D.Lgs. n. 276/2003, così come modificata a seguito dell’entrata in vigore della L. n. 92/2012, c.d. Riforma lavoro.

Infatti, per il Ministero il contratto di questo tipo costituisce una tipologia di lavoro subordinato e si caratterizza per lo svolgimento di prestazioni a carattere discontinuo o intermittente, individuate in ragione delle specifiche esigenze del datore di lavoro.

In sostanza, per la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva

In definitiva, sulla base di quanto sopra evidenziato nell’ottica di un ampliamento del concetto di servizi espletati dagli operatori addetti agli spettacoli televisivi menzionato nel n. 43 del R.D. n. 2657/1923, si ritiene che il contratto di lavoro intermittente possa essere utilizzato anche per l’assunzione di lavoratori addetti a servizi di live streaming, webcasting ovvero a servizi prestati su internet, di natura discontinua ed intermittente nel rispetto delle condizioni sopra richiamate

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