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Irregolarità ispezioni aziendali

 Secondo quanto affermato dal Ministero del Lavoro, nel primo trimestre 2012 un’azienda su due sarebbe risultata irregolare, così come un terzo dei lavoratori. Dati che emergono dalle ispezioni effettuate dalle analisi del Ministero, e che hanno coinvolto oltre 33 mila aziende, che hanno generato più di 16 mila contestazioni di irregolarità. Numeri evidentemente preoccupanti, che celano una diffusissima scarsa attenzione nei confronti delle regole perfino più basilari in materia di sicurezza sul lavoro, e di regolare inquadramento contrattuale.

Stando all’attività di vigilanza compiuta dalla direzione generale per l’attività ispettiva – segnala una nota del Ministero – sono state verificate 91.683 posizioni lavorative, con lavoratori irregolari pari a 31.856 unità, di cui 10.527 unità (cioè, il 33% del totale degli irregolari) totalmente in nero. Per tale motivo, la sanzione comminata è stata quella della sospensione delle attività, che ha riguardato 2.163 aziende.

Gli importi riscossi a seguito dell’irrogazione delle sanzioni ammontano a 32.211.394 euro. Per quanto concerne le principali violazioni riscontrate nel primo trimestre dell’anno, prevale l’illecita intermediazione di manodopera (che ha coinvolto quasi 2.500 lavoratori) e la disciplina in materia di orario di lavoro (oltre 5 mila lavoratori).

Sarebbero inoltre stati disconosciuti 2.830 rapporti di lavoro fittizio autonomo. Sono infine state riscontrate irregolarità amministrative e penali relative all’occupazione delle lavoratrici madri (81), dei disabili (332) e dei minori (243).

NUOVE SANZIONI PER GLI IMPRENDITORI CHE UTILIZZANO LAVORATORI CLANDESTINI

Per quanto concerne le irregolarità sulle c.d. false partite IVA, ci si attende una nuova stretta sul fronte dei controlli, in virtù dei nuovi requisiti di supposizione delle irregolarità della gestione del lavoro autonomo, che dovrebbero permettere agli ispettori di poter individuare, più celermente, le relazioni di lavoro dipendente celate da collaborazione autonoma.

Continueremo a tenervi informati sull’argomento, non appena verranno pubblicati i prossimi dati ufficiali relativi al secondo trimestre dell’anno, per il quale si teme una replica degli elementi statistici negativi.

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