Home » Le pensioni di invalidità per i pubblici dipendenti

Le pensioni di invalidità per i pubblici dipendenti

Una volta riconosciuto lo stato di invalidità un lavoratore, che presta la sua attività presso una struttura pubblica, ha diritto ad una pensione secondo un ben definito trattamento previdenziale.

La pensione di inabilità permanente alle mansioni svolte è la tipologia meno grave e può essere concessa a chi può vantare almeno 19 anni, sei mesi e un giorno di servizio. Questo trattamento pensionistico è liquidata in base all’anzianità acquisita senza ulteriori maggiorazioni.

La pensione inabilità a qualsiasi lavoro è concessa quando il lavoratore può dimostrare di possedere un grado di invalidità inferiore al 100%, oltre a vantare un versamento di 14 anni, sei mesi e un giorno di contributi. Così come la pensione di inabilità permanente alle mansioni svolte anche in questo caso non comporta maggiorazioni.

Al contrario, quando il lavoratore non è più in grado di svolgere nessuna attività lavorativa allora ha diritto alla pensione di inabilità assoluta. Il lavoratore deve dimostrare di aver versato almeno cinque di contributi di cui tre nell’ultimo quinquennio. In questo caso si considerano validi anche i periodi riscattati e ricongiunti.

La domanda può essere presentata dall’interessato in servizio o successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro.

L’interessato presenta all’amministrazione di appartenenza o all’Inpdap direttamente se già collocato a riposo il modulo di domanda per la pensione di inabilità e un certificato medico rilasciato dal medico di base (medico di famiglia) in cui viene attestata l’inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa.

La prestazione, a meno di un’eventuale revisione, è vitalizia.

Infine, la pensione diretta di privilegio spetta al lavoratore che ha subito un’inabilità accertata e certificata da una commissione medica competente che dimostri che l’inabilità stessa è attribuita ad una causa di servizio. In questo caso il trattamento economico è pari alla pensione ordinaria maturata maggiorata di un decimo. Il trattamento pensionistico non può però essere inferiore ai due terzi dell’ultima retribuzione percepita.

1 commento su “Le pensioni di invalidità per i pubblici dipendenti”

  1. buongiorno, sono un lavoratore pubblico(INAIL) il 2 giugno 2013 compio 60 anni e 41 anni di contributi, sono titolare di assegno d’invalidita’ inps dal 01/01/2007, ho avuto la conferma definitiva nel dicembre 2012, sono anche invalido civile all’80% quando posso andare in pensione senza penalizzazione? grazie

    Rispondi

Lascia un commento