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Pensioni di invalidità: sospese le modifiche INPS

 L’INPS ha rettificato le modifiche apportate ai requisiti per l’accesso alle pensioni di invalidità, introdotte con la circolare che comunicava nuovi criteri e più rigorose condizioni di accesso alle pensioni di invalidità e anzianità, con particolare riferimento ai limiti reddituali per la liquidazione delle pensioni di inabilità civili. (Messaggio INPS n. 717)

Si precisa che è stato il Ministro del Welfare, Elsa Fornero, a chiedere all’INPS di sospendere l’applicazione della nuova normativa e di avviare un’istruttoria per valutarne attentamente tutti gli aspetti giuridici e di equità, in quanto «il problema deve essere affrontato in modo organico e socialmente equo attraverso un intervento normativo».

Per l’accesso alle pensioni di invalidità e inabilità civile parziali e quelle al 100%, si continuerà a far riferimento solo al reddito personale del soggetto che ne fa richiesta e non anche a quello del coniuge, in base alla Circolare INPS n. 149 che si adeguava ad un recente orientamento della Corte di Cassazione.

Il Ministero del Lavoro spiega che questa decisione «ha comprensibilmente creato forte preoccupazione sociale, in quanto il nuovo indirizzo si pone in antitesi con quanto operato negli ultimi 30 anni, in coerenza con i pronunciamenti della stessa Corte di Cassazione degli anni precedenti. In teoria, si dovrebbe applicare un’unica soglia reddituale per l’accesso alla prestazione di inabili single e inabili coniugati, il che porrebbe evidenti problemi di equità».

La nuova nota INPS comunica che «in attesa della preannunziata nota ministeriale a chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilità civile e in considerazione di una interpretazione costituzionalmente orientata degli art.12 e 13 della legge 118/1971 si ritiene di non modificare l’orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell’Interno e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto»

SI RICORDA CHE…
Da gennaio 2013 sono cambiate le regole per le pensioni, in particolare su età pensionabile, adeguamento all’aspettativa di vita, calcolo della pensione e così via. Gli effetti della riforma delle pensioni inizieranno a farsi sentire di più nei prossimi anni. Nel 2013, ad esempio, cambieranno i requisiti di età per uscire dal lavoro: 66 anni e tre mesi per i dipendenti pubblici e privati e per gli autonomi (62 anni e tre mesi le dipendenti di aziende private). Questo e altro ancora. Staremo ora a vedere gli effetti di questa nuova nota INPS e vi terremo aggiornati.

APPROFONDIMENTI
*I nuovi limiti di redditi per la liquidazioni delle pensioni di inabilità
*Pensione inabilità per lavoratori invalidi civili totali
*Pensioni di anzianità e invalidità: le regole del 2013

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