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Il Rapporto 2011 Inail sulla Campania

 L’Inail, attraverso il suo Rapporto annuale, osserva che nel corso del 2011, nella regione Campania sono scesi i casi mortali del 20%, ovvero sono 58 le persone che hanno perso la vita, a fronte delle 72 registrate nel 2010.

Non solo, l’Inail ha anche posto in evidenza che, a livello complessivo, il fenomeno degli infortuni è in netto miglioramento: con 21.921 denunce la regione è la seconda “più virtuosa” a livello nazionale

L’Inail registra 21.921 denunce pervenute con una flessione dell’11,09%: un dato decisamente superiore al decremento del 6,56% registrato complessivamente in Italia e che vede la regionale classificarsi come il secondo territorio “più virtuoso” a livello nazionale.

Circa l’83% degli incidenti complessivi sono da attribuire al settore industriale e servizi con 18.179 casi, seguono i dipendenti dello Stato con 2.047   e l’agricoltura ferma a 1.695 denunce.  In riferimento alle modalità riscontrate, circa 20.587 si registrano in occasione di lavoro  con 19.142 dei quali in ambiente di lavoro ordinario e 1.436 da circolazione stradale  fino alle 1.343 in itinere.

In materia di malattie professionali, l’Inail conferma l’andamento in crescita a livello nazionale (+9,64%) con lo stesso trend presente anche in Campania dove si è registrato un incremento delle malattie professionali a 1.641 casi (il 12,78% in più rispetto al 2010).

Per le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee  si registrano 619 denunce, 214 sono state relative al sistema nervoso e agli organi di senso, 467 hanno interessato malattie respiratorie e 137 i tumori.

L’Inail ha anche fotografato l’incidenza degli infortuni in base alla provenienza geografica dei lavoratori; infatti, i lavoratori stranieri coinvolti nel 2011 sono stati pari a 962 casi, ovvero il 4,39% del totale: l’incidenza maggiore di eventi è stata rilevata per i cittadini provenienti, nell’ordine, dalla Romania, dalla Svizzera e dalla Germania, il cui aggregato corrisponde al 37,84% del totale. Due i casi mortali, entrambi occorsi a lavoratori rumeni.

La città con il maggior numero di morti sul lavoro è Napoli con 21 decessi annui contro i 23 del 2010, segue Salerno, 11 casi rispetto ai 21,mentre Caserta si piazza al terzo posto con 10 casi rispetto ai precedenti 18.

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