Insieme ai voucher utilizzati per retribuire le prestazioni lavorative sono anche disponibili i buoni vacanze, ovvero titoli di pagamento (simili ai buoni pasto) con i quali è possibile acquistare villeggiature al mare o in montagna, viaggi in Italia, soggiorni termali e molto altro.
In sostanza con questi buoni è possibile acquistare soggiorni o viaggi in Italia godendo di uno sconto dal 20 al 45% sulla somma richiesta. Ricordiamo che possono essere utilizzati solo presso alcune strutture turistiche convenzionate e che sono richiedibili una sola volta nell’anno solare, ma una volta ottenuti, è possibile spenderli in un’unica vacanza oppure in più d’una, ovviamente non dimenticando la data di scadenza. Il valore di ciascun buono è pari a 20 euro.
I Buoni Vacanze sono finanziati da un contributo statale proveniente dal Fondo Nazionale per il Turismo Sociale (Legge 135 del 2001) e sono erogati mediante un sistema di sconti sull’importo dei Buoni, ovvero per usufruire dell’agevolazione si deve prima richiedere all’Agenzia Buoni Vacanze il numero di Buoni desiderato e, in seguito, si deve versare presso uno sportello del Gruppo Intesa Sanpaolo, la somma di denaro corrispondente al valore dei Buoni richiesti meno lo sconto cui si ha diritto.
Gli ultimissimi dati della Banca d’Italia, inerenti le prospettive e le stime di crescita per il biennio 2011-2012 nel nostro Paese, non promettono nulla di buono. Bankitalia con un Rapporto ha infatti evidenziato come la crescita della nostra economia sia attesa piatta con la conseguenza che non potranno non esserci conseguenze e ripercussioni negative sull’occupazione. A pensarla così è in particolare Fulvio Fammoni, segretario confederale della CGIL, il quale mette tra l’altro in risalto come la stessa Banca d’Italia abbia indicato come la disoccupazione reale sia superiore a quella “certificata” attraverso i dati ufficiali, ed in particolare quelli forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Per il sindacalista, quindi, di questo passo non solo il lavoro continuerà a non crescere, ma sono alti i rischi, da un lato, di un ulteriore aumento del precariato, e dall’altro la mancanza di tutele a favore di quei lavoratori che hanno perso il posto e sono alla ricerca di una nuova occupazione.
Nello scorso mese di marzo le ore autorizzate di
Prima del Natale un folta delegazione del Sindacato della