La laurea oggi: non più un traguardo, ma spesso una tappa di percorso

 Non sempre la laurea conduce all’obiettivo prefisso fin dall’inizio del percorso universitario: un lavoro che consenta di sfruttare le esperienze, anche se solo teoriche, acquisite attraverso i libri e le spiegazioni dei docenti. Di recente, abbiamo avuto modo di spiegare che la laurea indica solo che hai superato un esame importante seppur difficile, ma non l’idoneità al trend di mercato.

I precari con meno di mille euro mensili

 I lavoratori precari, in media, sopravvivono con 836 euro al mese e, in totale, sono più di 3 milioni di lavoratori, per la precisione 3.315.580, con punte di 927 per gli uomini e 759 euro per le donne. Lo studio della CGIA di Mestre ha pure posto in evidenza che solo il 15% risulta laureato e, la sorpresa, l’amministrazione pubblica è il principale datore di lavoro.

Lavoro precario, solo il 18% delle assunzioni è a tempo indeterminato

Il 18% delle nuove assunzioni sono a tempo indeterminato. La restante quota – che come intuibile costituisce altresì la stragrande maggioranza – è invece relativa ad altre forme contrattuali maggiormente precarie. Una fotografia, quella scattata dal Dipartimento Politiche Attive del Lavoro della Cigl, piuttosto emblematica, dove a regnare sono i contratti di lavoro che non permettono una rapida stabilizzazione del neo-lavoratore, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di influenza sulla propria vita personale e finanziaria.

Un dato, inoltre, che va a integrarsi in maniera piuttosto netta con l’altra fotografia scattata da Italia Oggi (e documentata sul nostro sito appena poche ore fa), nella quale si evidenzia come nel nostro Paese esistano ben 46 differenti forme contrattuali tra rapporti di lavoro dipendente e subordinato, rapporti di lavoro parasubordinati, rapporti di lavoro “speciali”, e rapporti di lavoro autonomi (con o senza partita IVA).

Nuova sentenza sui termini di impugnazione dei contratti a termine

 Il Tribunale di Milano in composizione monocratica e in funzione di Giudice del Lavoro è intervenuto, attraverso la sua sentenza n. 3914 dello scorso 4 agosto 2011, sui termini di impugnazione  dei contratti a termine.

In sostanza, il giudice del Tribunale ha stabilito che il comma 54 dell’articolo 2 della legge 10/2011 ha sospeso sino al 30 dicembre 2011 l’entrata in vigore dei nuovi termini di impugnazione previsti dall’articolo 32 della legge n. 183/2010, incluso quello riguardante i contratti “atipici” già scaduti alla data dell’entrata in vigore della stessa legge, ovvero alla data del 24 novembre 2010.

Nel caso in questione la contestazione riguardava una serie di contratti a termine scaduti prima del 24 novembre 2010, mentre l’impugnazione del contatto avveniva non entro la data stabilita del 23 gennaio 2011.

Germania, aumentano i precari nella locomotiva d’Europa

A breve ricorreranno i 21 anni della riunificazione tedesca e si stanno moltiplicano iniziative in questo senso. Il sindacato ha deciso di porre l’attenzione, attraverso diverse manifestazioni, sulla difficile situazione dei giovani tedeschi che, malgrado le potenzialità dell’economia tedesca, sono sempre più precari e non hanno una visione seria del proprio futuro.

L’Ig Metall ha cercato di dare voce ai giovani tedeschi che sono quelli più colpiti dall’attuale congettura economica tanto che, da più parti, si sono moltiplicate le manifestazioni per mettere in luce la loro situazione. Il sindacato tedesco, per voce di Detlef Wetzel, il presidente dell’Ig Metall ha osservato che

I politici e gli imprenditori ignorano da anni gli interessi delle nuove generazioni. Noi vogliamo lanciare un forte segnale affinchè la politica metta il tema giovani all’ordine del giorno

Giovani e Partita Iva: l’inchiesta del programma Presa Diretta

Ieri sera a Presa Diretta è andato in onda un programma dedicato ai giovani precari del nostro paese cui sempre più spesso viene richiesta una Partita Iva: giornalisti, architetti, archeologi. Siamo il paese delle partite iva; siamo il paese degli sfruttati, degli sfruttatori, degli stagisti. Ma è proprio il discorso della Partita Iva che dovrebbe farci riflettere: in realtà molto spesso questo tipo di rapporto nasconde un lavoro di tipo subordinato. E sono pochi quelli che alla fine parlano; probabilmento lo fanno alla fine quando non riescono più ad andare avanti.

Lavoro settembre 2011: a chi inviare il cv?

 Nel nostro Paese ci sono tantissimi giovani con contratti di lavoro a termine, in genere co.co.pro., che ogni anno “magicamente” terminano alla fine del mese luglio. Insomma, l’azienda “offre” le ferie non pagate al giovane precario che, se può permetterselo, si dovrà fare le vacanze a proprie spese a fronte dell’incertezza legata al rinnovo del “progetto” a settembre. D’altronde il contratto a progetto offre garanzie e tutele che rispetto al contratto a tempo indeterminato sono risibili, ragion per cui la Legge e la normativa in merito si commentano da sole. E visto che prevenire è meglio che curare, dopo il ferragosto molti giovani lavoratori precari vanno alla ricerca di nuove offerte; ma a chi inviare il curriculum vitae?

Inail, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro

Francesco Belletti, il presidente del Forum delle associazioni familiari, nel corso di un seminario in occasione del festival di Fiuggi intitolato “Le nuove frontiere della conciliazione famiglia-lavoro”, organizzato dal Forum all’interno del Fiuggi Family Festival, è stato preciso e fermo nell’osservare che

Oggi in Italia l’esperienza familiare è di fatto subordinata al lavoro: non abbiamo un lavoro al servizio della famiglia, ma una famiglia al servizio del lavoro. Il tema della conciliazione fra i tempi di vita e quelli occupazionali è un nervo scoperto delle politiche familiari e lo vogliamo mettere in evidenza

Lavoro precario: Brunetta, io insultato dall’Italia peggiore

 Nel pomeriggio di martedì scorso, 14 giugno del 2011, nel corso di un convegno, il Ministro Brunetta è stato “vittima” di un agguato. Questo è quanto in particolare afferma, difendendosi, proprio il titolare del Ministero della Pubblica Amministrazione. A margine del convegno una rappresentante della rete del precariato della Pubblica Amministrazione voleva prendere la parola, ma appena compreso il tema il Ministro Brunetta ha voltato le spalle ed è andato via. Il tutto non è finito qui visto che poi all’uscita c’è stato qualche insulto al Ministro, ma anche qualche spintone tra i rappresentanti dei precari della PA e gli organizzatori dell’evento.

CGIL, la guida 2011 per chi cerca lavoro

La CGIL mette a punto la sua guida 2011 rivolta ai giovani che hanno la necessità di cercare e valutare, in modo critico, ogni singola offerta di lavoro. Il nuovo manuale della CGIL, che può essere scaricato dal sito istituzionale della confederazione sindacale, offre un quadro delle recenti normative in tema di lavoro oggi in vigore. Non solo, la guida permette anche di valutare le singole offerte, offre alcuni suggerimenti su come affrontare la ricerca di lavoro.

La guida 2011, che può anche essere ritirata in forma cartacea presso tutte le Camere del Lavoro della CGIL senza nessuna spesa, è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento nazionale Politiche giovanili della CGIL con il contributo di NIdiL CGIL e delle quattro verticalità del Sistema servizi: INCA, CAAF, UVL e SOL.

Giovani tra lavoro precario e case che costano troppo

Anche oggi vogliamo parlare di giovani e lavoro: un argomento che nel corso di questi ultimi tempi sembra essere diventato di grande attualità. Secondo i risultati di un’indagine condotta dalla Cgil e dal Sunia relativa alla condizione abitativa dei giovani è emerso che sarebbero più di 7 milioni gli individui di età compresa tra i 18 ed i 34 anni che abita con i genitori; tra questo quelli che hanno più di 25 anni sono il 40% e uno su due lavora ma ha un’occupazione precaria e percepisce uno stipendio di mille euro al mese.

Per i giovani uno dei maggiori ostacoli è rappresentato dal costo delle abitazioni; Laura Mariani responsabile delle Politiche abitative della Cgil dice che è:

Indispensabile rivendicare un ‘Patto per l’abitare’ che sia in grado di far incontrare la domanda dei bisogni giovanili con un’offerta adeguata in modo da regolare un mercato con trasparenza

Flexsecurity, un contratto indeterminato con le garanzie da precario

Forse questa è l’unica soluzione per uscire da una situazione di costante precarietà, o almeno è questo il suggerimento di Pietro Ichino, parlamentare e giurista, che ha proposto la sua ricetta: un nuovo contratto che cerca di coniugare due aspetti che fino a ieri erano inconciliabili, ovvero flessibilità e sicurezza.

L’idea è semplice: sostituire i contratti precari con un unico contratto a tempo determinato ma con meno garanzie in termini occupazionali: le aziende disporrebbero di maggiore scelta in fatto di licenziamento contro maggiori tutele per il lavoratore in termini previdenziali.

Interinali e il mercato del lavoro

 Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale per il lavoro interinale, nel mese di febbraio del 2011 è aumentato il ricorso ai lavoratori interinali; in effetti, il monte retributivo è salito del 26.1% rispetto allo stesso mese del 2010.

I dati sono abbastanza confortanti anche se non sono per nulla comparabili con la prima metà del 2008, periodo dove si è registrato il più alto livello. Leggendo i dati si scopre che il numero medio mensile di occupati interinali  pone in evidenza un aumento del 15% circa rispetto a febbraio 2010: i lavoratori occupati nel mese di febbraio sono 265 mila, contro i 230 mila di febbraio 2010 con un recupero del 27,2% rispetto ai dati del 2008.

Il trend si dimostra positivo anche se siamo ancora ben lontani dalle cifre presenti nel 2008 e ciò dimostra una variazione congiunturale rispetto a febbraio positiva pari allo 0,8%, contro l’1,3% di febbraio 2010, l’anno prima.