Redditometro: esclusi pensionati e dipendenti

 Il nuovo Redditometro ha messo in apprensione pensionati e dipendenti, ma l’Agenzia delle Entrate li rassicura: il nuovo strumento di verifica non controllerà i pensionati, ma i soggetti fiscalmente in difetto e opererà in base al nuovo sistema ISEE per le prestazioni sociali. Sono in arrivo, infatti, requisiti più rigorosi e controlli incrociati con l’INPS.

Proroga esistenza in vita per le pensioni estere

 L’Inps ha deciso di prorogare i termini per la comunicazione all’Istituto l’esistenza in vita dei singoli pensionati. In effetti, dalle prime indicazioni, ovvero dal passaggio di consegne per il pagamento delle pensioni all’estero alla Citibank, che subentra dal prossimo febbraio all’Icbpi, viene nuovamente richiesto questo attestato che dovrà essere restituito entro, non più il 2 aprile 2012, il prossimo 2 giugno 2012.

In effetti, dopo i diversi disagi createsi per migliaia di pensionati all’estero con l’ultima campagna gestita l’intermediazione della Western Union, l’Inps ha deciso di cambiare rotta e puntare su una nuova intermediazione.

Non solo, oltre la puntualità e la chiarezza nelle comunicazioni dell’Inps e della Citibank, è necessario fare maggiore attenzione nella semplificazione dei moduli e delle procedure, con la possibilità di avvalersi per la certificazione del documento delle autorità e dei soggetti pubblici dei luoghi di residenza, senza essere obbligati a costose, defatiganti e incerte trasferte verso consolati e ambasciate.

La somma aggiuntiva per gli iscritti Inpdap e Inps

 La somma aggiuntiva è una quota, per l’appunto aggiuntiva, che i pensionati possono percepire una sola volta all’anno se potranno dismostrare alcuni requisiti. Infatti, l’articolo 5 del decreto legge 81 del 2 luglio 2007, convertito con legge n. 127 del 3 agosto 2007, ha previsto un sostegno per i titolari di pensioni basse, una somma aggiuntiva che i pensionati Inpdap riceveranno una volta l’anno insieme alla pensione: questa somma non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Inps verifica l’esistenza in vita dei pensionati all’estero

Nei vari periodi storici, moltissimi italiani sono emigrati in paesi nei quali era più facile trovare lavoro.
La maggioranza dei nostri connazionali prima di partire aveva effettuato periodi di lavoro in Italia, con relativi versamenti di contributi previdenziali validi ai fini pensionistici.
L’Inps con comunicato del 28 aprile 2011 ha reso noto che “la banca che gestisce i servizi di pagamento delle pensioni all’estero per conto dell’Inps, ossia l’Istituto di Credito delle Banche Popolari Italiane (ICBPI), ha pianificato le attività di verifica dell’esistenza in vita dei pensionati”.

Licenziamento collettivo: è legittimo l’accordo sindacale

 La Cassazione, con sentenza n. 9348 del 26 aprile 2011, ha affermato che è legittimo l’accordo intercorso tra rappresentanze sindacali e azienda con cui si stabilisce, quale criterio di scelta dei lavoratori da licenziare, la vicinanza al pensionamento.

Questo criterio, secondo la Suprema Corte non deve considerarsi illegittimo e discriminatorio. È opinione comune che tale comportamento sia ispirato a principi di equità poiché i dipendenti “pensionabili” hanno maggiore capacità di resistenza economica rispetto agli altri.