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Inps verifica l’esistenza in vita dei pensionati all’estero

Nei vari periodi storici, moltissimi italiani sono emigrati in paesi nei quali era più facile trovare lavoro.
La maggioranza dei nostri connazionali prima di partire aveva effettuato periodi di lavoro in Italia, con relativi versamenti di contributi previdenziali validi ai fini pensionistici.
L’Inps con comunicato del 28 aprile 2011 ha reso noto che “la banca che gestisce i servizi di pagamento delle pensioni all’estero per conto dell’Inps, ossia l’Istituto di Credito delle Banche Popolari Italiane (ICBPI), ha pianificato le attività di verifica dell’esistenza in vita dei pensionati”.


“L’iniziativa risponde ad un obbligo del contratto di fornitura del servizio, finalizzato ad evitare il pagamento di prestazioni a persone diverse dai legittimi beneficiari.
I pensionati interessati  sono stati informati con lettera, nella quale sono state fornite indicazioni in merito alle modalità dell’accertamento.
Inoltre, l’Inps ha provveduto ad informare i principali Patronati dell’iniziativa e analoghe comunicazioni sono state inviate ai Consolati per il tramite del Ministero degli Affari Esteri al fine di assicurare ai pensionati tutti i canali di assistenza disponibili”.

“La verifica sarà realizzata attraverso la localizzazione del pagamento di una rata di pensione presso gli sportelli della Western Union per la riscossione diretta da parte dei pensionati.
Il controllo sarà scaglionato nell’arco di tre mesi: a maggio saranno interessati i pensionati residenti nel continente americano che
riscuotono mensilmente, a giugno la verifica riguarderà le pensioni mensili pagate nelle restanti aree geografiche ed infine, in occasione del pagamento della rata di luglio, l’accertamento proseguirà nei confronti dei pensionati che riscuotono pensioni semestrali in tutti i Paesi.
La riscossione diretta da parte del pensionato varrà come prova di esistenza in vita.
Procedure particolari  sono state previste per i pensionati che per un oggettivo impedimento sono impossibilitati a recarsi di persona presso gli sportelli della Banca.
Al termine di ogni fase di controllo, la Banca ripristinerà le precedenti modalità di pagamento”.

Per maggiori informazioni si rinvia all‘Inps.

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