Il Ministero Lavoro, l’Inps e Adepp hanno messo a punto tre nuovi servizi online per l’informazione sulle pensioni. In particolare, i nuovi servizi informativi online saranno imperniati su: estratto conto integrato per chi ha versato contributi a diversi enti previdenziali, calcolo di pensione e simulatore importo dell’assegno pensionistico per i giovani.
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Professional Day 2013: ricette anticrisi per la crescita sostenibile
I Professionisti italiani, al Professional Day del 19 febbraio 2013 a Mestre, hanno presentato un piano per ridurre il costo del lavoro e avviare una crescita sostenibile. Il piano è imperniato su obiettivi prioritari: puntare su innovazione e Green Economy, investire sui giovani professionisti e migliorare Welfare e pensioni.
Pensioni: cedolino INPS e INPDAP online, modalità d’accesso
Gli ex lavoratori in pensione trovano molte difficoltà nell’accesso al servizio online per la visualizzazione dei contributi previdenziali e del cedolino pensione INPS e INPDAP e il rilascio del codice PIN, che va rinnovato ogni tre mesi per motivi di sicurezza, per cui sono costretti a farsi creare un nuovo PIN seguendo l’apposita procedura.
Pensioni a rischio: sospensione senza il modello RED. Cosa si può fare
Un notizia non certo confortante in tempi di crisi: come da comunicazioni Inps, in caso di mancato invio del Modello RED, in base all’art.13, comma 6, lettera C, L. 122/10, le pensioni verranno sospese. Ma è possibile rimediare: fino al 28 febbraio 2013 si può evitare la sospensione della pensione presentando la domanda di ricostituzione.
Pensioni: gli effetti della Riforma, cosa cambia da gennaio 2013
Alle soglie del 2013, si pone l’obbligo di un consuntivo dei cambiamenti che la Riforma delle Pensioni apporterà nell’anno nuovo ormai alle porte. Cambiamenti di spessore su età pensionabile, adeguamento alle speranze di vita, calcolo della pensione e via di seguito. Perché gli effetti della riforma si faranno sentire proprio dal 2013.
Ricongiunzioni contributi gratuite: nuova proposta Fornero
Il Ministro Fornero, in seguito al coro di appelli e proteste sulle ricongiunzioni previdenziali troppo onerose, ora propone una nuova soluzione mirata a rendere gratuita la maggior parte delle ricongiunzioni onerose. Allo studio della Commissione Lavoro della Camera le soluzioni possibili.
Ricongiunzione contributi: onerosa solo per pensioni alte, chiarimenti Fornero
È allarme: si riparla di ricongiunzione dei contributi e ne ne temono le onerose conseguenze, ma il ministro del Welfare Elsa Fornero rassicura: “Le ricongiunzioni saranno onerose solo per pensioni che superano i 15 mila euro. La ricongiunzione non sarà onerosa per chi non percepisce pensioni superiori ai 15 mila euro”.
Prepensionamento esodati
Con il messaggio n. 13052 / 2012, l’Inps è intervenuta ancora una volta in materia di esodati, precisando che gli stessi andranno in pensione con 40 anni di lavoro. A costoro, in altri termini, non si applica la speranza di vita, poiché l’unico requisito di pensione sarà rappresentato dai 40 anni di contributi previsti dalla riforma del ministro Fornero e, pertanto, dalla nuova disciplina. Cerchiamo quindi di comprendere quali saranno i cambiamenti apportati dalla disciplina particolare sugli esodati, nei confronti di un platea fin troppo ampia.
Contributo di solidarietà sulle pensioni
L’Inps, con il messaggio n. 10717 del 2012, ha ufficialmente dato il via al prelievo del contributo di solidarietà – nella misura compresa tra un minimo di 0,3 punti percentuali e 1 punto percentuale – sulle pensioni erogate dai fondi diversi dai dipendenti (telefonia, elettricità, dirigenza industriale, ferrotranviera, volo) per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2017. Ma cosa è il contributo di solidarietà sulle pensioni?
Stop ai pagamenti INPS con assegni
Dal 1 maggio 2012 scatta il divieto di pagamenti delle prestazioni INPS con contanti o con assegni. In altri termini, tutti i pagamenti che verranno effettuati su modalità non stabilite attraverso specifici canali di riscossione (dagli F24 ai MAV) potranno essere essere realizzati solamente attraverso bonifico bancario o postale, oppure utilizzando il bollettino postale relativo al conto riscossioni varie.
Rimane pertanto completamente esclusa la possibilità di poter versare somme in contanti per qualsiasi importo e a qualsiasi titolo dovute. La novità – spiegata nel messaggio n. 7073 da parte dell’Inps – era contenuta nell’articolo 16, comma 7, del d.l. 5/2012, convertito dalla legge 35/2012.
Norma pensioni anti-badanti
L’anno ribattezzata norma “anti-badanti” e, effettivamente, a ben leggere il suo contenuto, sembra proprio che l’iniziativa legislativa sia realmente finalizzata a evitare soprusi di ogni genere nel rapporto tra l’assistito e la stessa. Ma cerchiamo di comprendere quali siano le caratteristiche di questa norma, e perchè l’iniziativa stia facendo sollevare parecchi dubbi negli osservatori di settore.
La norma stabilisce che chi ne abbia diritto dal 1 gennaio, in conseguenza di un matrimonio contratto con un consorte di età superiore ai 70 anni, e più anziano di almeno 20 anni, riceverà una pensione ridotta se il matrimonio si è compiuto da meno di 10 anni (il taglio è inoltre pari a 10 punti percentuali per ogni anno in meno al decennio, e non si applica in presenza di figli minori, studenti o inabili.
Numero e tutela esodati
Negli ultimi giorni si è scatenata una vera e propria gara a individuare con maggiore attendibilità il numero degli esodati, quei lavoratori che nel corso degli ultimi mesi / anni hanno scelto di interrompere il proprio rapporto di dipendenza nei confronti dell’azienda, convinti di essere pressochè prossimi alla pensione, e di poter arrivare a questo importante traguardo potendo contare sugli strumenti di ammortizzazione sociale ordinaria e straordinaria posti in essere per permettere logo un sereno traghettamento verso il cedolino pensione.
Ebbene, con la riforma Fornero molti di quei lavoratori che nel corso degli ultimi anni hanno optato nei confronti di un’interruzione anticipata del proprio rapporto di lavoro, hanno visto allungata, in maniera significativa, la distanza che li separa dall’agognata pensione, rimanendo in una sorta di limbo contraddistinto da una parte dall’assenza di redditi da lavoro, e dall’altra dalla mancanza di prestazioni previdenziali.
Giovani e pensioni: sarà pari al 70% dell’ultimo stipendio
Secondo quanto riportato dal Corriere.it è vero che si andrà in pensione sempre più tardi ma proprio questo la renderà più “corposa” ; sembra insomma prospettarsi un futuro più roseo rispetto a quello immaginato fino ad oggi. Ecco un esempio:
Una persona che comincia a lavorare oggi a 34 anni e andrà in pensione nel 2046 dopo 35 anni di lavoro dipendente prenderà il 70% dell’ultimo stipendio. Che si riduce al 54% per un lavoratore autonomo (ma questi versano all’Inps il 20% contro il 33% dei dipendenti). Anche ipotizzando il caso di un precario che restasse tale per tutta la vita lavorativa, la conclusione è che andrebbe in pensione con un assegno pari al 57% dell’ultima retribuzione
Lavoro, stipendi e pensioni: manovra finanziaria, le novità
Sta iniziando a prendere forma la manovra finanziaria triennale da oltre 40 miliardi di euro che dovrà mettere a punto l’Italia per far quadrare i conti pubblici da qui al 2014. Contestualmente, stando all’orientamento del Governo, ed in particolare, del Ministero dell’Economia, dovrebbe essere messa a punto anche la tanto agognata e sospirata riforma fiscale. Ma chi pagherà il conto? Ebbene, a quanto pare il centrodestra vuole “legittimare” questi nuovi sacrifici, innanzitutto, tagliando i costi della politica. Al riguardo Paolo Romano, ministro alle Politiche Agricole, nella giornata di ieri ha rivelato ai giornalisti che dal prossimo mese di luglio i ministri potrebbero rinunciare allo stipendio percependo solo quello da parlamentari. Ma chiaramente non è solo con questo che si sistemano i conti pubblici!