CGIL, tensione tra FIOM e Camusso

Tensione tra la FIOM e il nuovo segretario generale della CGIL.

Per il segretario generale della CGIL è sbagliato autoescludersi e sottrarsi al confronto con la controparte, ma è necessario ricominciare a discutere e tornare ad essere parte attiva della compagine sindacale.

Le parole di Susanna Camusso non lasciano dubbi

io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni

Per Camusso non serve sottrarsi al confronto ma occorre capire in che modo la Fiat intende attuare il suo Programma Italia e rispettare gli impegni presi: è questa la risposta alla sua organizzazione di categoria, la Fiom, che, in un documento proposto da Maurizio Landini, al contrario suggerisce uno sciopero generale.

Produttività e precarietà, i problemi del Paese

Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha sottolineato, in una lezione alla facoltà di Economia dell’università di Ancona, il grave problema della produttività in Italia.

In effetti, secondo il governatore, l’Italia registra un basso livello di crescita del prodotto per abitante: secondo i dati diffusi da Mario Draghi siamo passati dall’aumento annuo del 3.4% negli anni sessanta, per passare poi al 2,5% negli anni ottanta per poi assestarsi negli anni novanta ad un 1.4%.

Valori per nulla in linea di un paese industrializzato, tanto da ribadire che esiste un problema generale del Paese.

Il passaggio più interessante e importanti dell’intervento si registra quando il governatore della Banca d’Italia ha osservato che

Talvolta viene notato come questi andamenti siano medie di un Nord allineato al resto d’Europa e di un Centro-Sud in ritardo. Ma così non è […] senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari si hanno effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità

Le deroghe al contratto nazionale di lavoro

Lo scorso 28 ottobre la CISL della Lombardia in una conferenza pubblica ha reso noto i risultati degli accordi nazionali in deroga sottoscritti da FIM, FIOM e UILM nelle medie-grandi industrie metalmeccaniche lombarde.

Il dato più importante è la partecipazione della FIOM. In effetti, da una parte il sindacato di categoria della CGIL si rifiuta di sottoscrivere lo stesso accordo a Pomigliano D’Arco e, dall’altra, partecipa attivamente alla risoluzione di vertenze lombarde tanto ad arrivare a siglare accordi in deroga.

Di certo, il nuovo segretario generale della CGIL, Susanna Camuso, non può non tenerne conto: due pesi e due misure.

Secondo i dati diffusi si scopre che sono stati sottoscritti, da parte delle tre organizzazioni sindacali, 46 accordi in deroga con il coinvolgimento di 32.215 lavoratori.

Fiat, accordo per la cassa in deroga a Pomigliano D’Arco

 Seppur la maggiore centrale sindacale italiana ha deciso di cambiare rotta con la nomina di Susanna Camusso alla segreteria confederale permangono, però, i problemi e le divergenze tra la Fiom e le altre organizzazioni sindacali.

È stato raggiunto l’accordo per il ricorso alla cassa integrazione in deroga per la sede produttiva di Pomigliano D’Arco anche se tra le firme manca quella della segreteria della Fiom.

Secondo il testo dell’accordo sono previsti otto mesi di cassa integrazione in deroga per 4812 lavoratori dell’azienda Fiat con partenza dal 15 novembre poiché fino al 14 dello stesso mese i lavoratori sono coperti con la cassa integrazione straordinaria ottenuta per crisi aziendale richiesta dalla Fiat per evento improvviso e imprevisto.

CGIL, il cambio della guardia

La maggiore organizzazione sindacale italiana ha deciso di eleggere il suo nuovo segretario confederale: Susanna Camuso sostituisce Guglielmo Epifani al vertice della CGIL.

Il Comitato Direttivo, con un voto quasi plebiscitario, pone per la prima volta una donna al vertice del sindacato.

Il lavoro del nuovo segretario generale della CGIL è sicuramente pieno di incertezze e tensioni con le maggiori centrali sindacali. Sul tavolo di lavoro è presente lo strappo con Cisl e Uil apertosi dopo l’accordo separato sul nuovo modello contrattuale e su una visione divergente delle relazioni sindacali.