Sindacato, è in vigore l’intesa del 28 giugno 2011

Le organizzazioni sindacali, insieme a Confindustria, hanno firmato, in modo definitivo lo scorso 21 settembre, l’intesa applicativa del recente accordo interconfederale del 28 giugno 2011: la notizia è stata comunicata dal sindacato attraverso un comunicato stampa. In particolare, il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha voluto ribadire la posizione del sindacato su questa importante materia

Abbiamo ribadito che la contrattazione è materia dell’autonomia delle parti e non del governo. Si tratta dell’impegno formale all’applicazione dell’accordo del 28 giugno”, dopo il quale la CGIL intende comunque andare avanti per arrivare alla cancellazione dell’articolo 8 della manovra che consente le deroghe dei contratti aziendali e territoriali ai contratti nazionali ed alle leggi in materia di lavoro. Le iniziative giuridico-legali non sono affatto concluse, la settimana prossima convocheremo il direttivo e decideremo come fare la consultazione. La cancellazione dell’articolo 8 è un obiettivo fondamentale. L’ipotesi su cui ci stiamo muovendo è quella del ricorso alla Corte Costituzionale

Manovra bis 2011, interventi sulle pensioni e aumento dell’IVA

La manovra di agosto è davvero una storia infinita; in effetti, il governo ha deciso di apportare altri correttivi decidendo, in sede di Consiglio dei Ministri, ad un aumento di un punto dell’IVA, dal 20% al 21%, l’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014 e un contributo di solidarietà del 3% per i redditi sopra i 500 mila euro.

La decisione è emersa in seguito ad un vertice di maggioranza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.

Il maxiemendamento sarà inserito nel testo del provvedimento fermo al Senato e sarà richiesto il voto di fiducia allo scopo di velocizzare l’iter parlamentare. Non solo, il prossimo giovedì il consiglio dei ministri varerà il ddl costituzionale per inserire in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

Scioperare per i diritti del lavoro e contro la manovra

È stato approvata in Commissione in Senato la norma che sancisce, di fatto, il superamento dell’articolo 18 della legge 300, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori.

In effetti, in base all’articolo 8 del correttivo alla manovra finanziaria si stabilisce che “fermo restando il rispetto della Costituzione, nonché i vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro”, le specifiche intese aziendali e territoriali “operano anche in deroga alle disposizioni di legge” ed alle “relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro”.

La nuova rappresentanza sindacale, adesso si vota

 La CGIL avvia la procedura di verifica che permetterà ai lavoratori di decidere sul nuovo sistema di rappresentanza; in effetti, dopo la decisione del Direttivo Nazionale che ha approvato –  con 117 voti favorevoli, 21 contrari e 1 astenuto – il dispositivo finale, proposto dalla Segreteria, sull’ipotesi di accordo del 28 giugno scorso raggiunto con Confindustria, CISL e UIL, su contratti e rappresentanza adesso è arrivato il momento di chiedere conferma ai lavoratori attraverso un referendum nei luoghi di lavoro.

È su questo testo che, a partire dalla prossima settimana e fino al 17 settembre, si pronunceranno gli iscritti dipendenti delle aziende afferenti al sistema contrattuale di Confindustria.

L’accordo sulla rappresentanza e la posizione FIAT

Alla fine la segreteria confederale della maggiore centrale sindacale italiana ha vinto: è riuscita a portare fuori dall’isolamento la CGIL e ha passato alla FIAT il cerino accesso. Non solo, con questa iniziativa intende, in sostanza, chiedere alla maggiore azienda privata italiana di uscire allo scoperto per esporre finalmente le sue reali intenzioni in relazione agli accordi precedentemente sottoscritti. Ad oggi, mancano ancora gli investimenti e dettagli precisi sulla politica industriale della casa automobilistica torinese.

Sindacato, raggiunto l’accordo sulla rappresentanza

Finalmente si è conclusa un capitolo buio sulle relazioni sindacali con nuove regole allo scopo di definire la rappresentatività delle compagini sindacali; in effetti, nei giorni scorsi le maggiori organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) con Confindustria hanno siglato un’intesa unitaria su rappresentanza ed esigibilità degli accordi.

La CGIL di Susanna Camusso ha deciso così di firmare e di uscire dall’angolo tirando una riga sugli accordi separati degli ultimi due anni, anche se la maggiore federazione di categoria non è per nulla d’accordo sulla pace ritrovata.

Lavoro e festa nazionale, le critiche di Confindustria

È ormai diventata la questione del 17 marzo, o almeno così si legge in “Conquiste del Lavoro”, il quotidiano della Cisl.

La questione è stata aperta dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, preoccupata dai costi esorbitanti, circa 4 miliardi di euro, che dovranno pagare le imprese per via della nuova festa nazionale.

Il governo, a sua volta, non sembra compatto; in effetti, accanto a chi sostiene Marcegaglia c’è qualcun altro, Paolo Romani, che risulta apertamente d’accordo sull’iniziativa del consiglio dei ministri.

In effetti, per Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico,

L’Unità si celebra solo quest’anno, mi sembra che per una volta si possa festeggiare senza andare a lavorare

Fiat, trasferimento della direzione a Detroit? Marchionne risponde di no

 L’amministratore delegato delle Fiat, Sergio Marchionne ha suscitato dure polemiche nel momento in cui aveva parlato di una possibile fusione con Chrysler e di un possibile trasferimento della direzione dell’azienda da Torino a Detroit.

Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ribadisce al riguardo:

all’amministratore delegato della Fiat chiediamo la garanzia di un trasparente e continuo confronto con le istituzioni e le parti sociali. Una vaga ipotesi non è una decisione.

Pubblica Amministrazione, nuovo accordo sulla produttività

Cisl e Uil hanno deciso di firmare l’Intesa per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel pubblico impiego presentata dal governo.

La CGIL si è defilata e ha criticato il governo e le altre organizzazioni sindacali firmatarie; infatti, per il segretario generale delle CGIL, Susanna Camusso, l’accordo

è una presa in giro per i lavoratori, poiché non affronta le questioni: precarietà e rinnovo RSU

Per il capo della segreteria CGIL occorre discutere prima di altre questioni, ovvero è necessario definire un tavolo di confronto sul problema dei precari e sul rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie.

Fiom-CGIL, iniziative di lotta contro la newco

Il 2011 si apre con un aspro confronto tra la federazione di categoria dei metalmeccanici della CGIL e le restanti compagini sindacali.

Infatti, la FIOM ha deciso di dare battaglia sull’accordo di Pomigliano e, a questo proposito, il comitato centrale nella seduta del 29 dicembre 2010 ha confermato la linea del segretario generale della federazione di categoria, Maurizio Landini.

Maurizio Landini ha voluto sottolineare che

è in atto, da parte della FIAT il tentativo di cancellare il sindacato e noi reagiremo chiamando a raccolta tutti i lavoratori metalmeccanici perché, se passa questo imbarbarimento generale vengono lesi i diritti di tutti

Il Comitato Centrale della Fiom ha anche deciso di articolare alcune iniziative di lotta, tra cui lo sciopero generale della CGIL per il 28 gennaio.

Fiat, la trattativa continua

…E ora spunta il piano B: o si estendono le deroghe negli altri stabilimenti del settore auto o la Fiat non garantirà più occupazione e investimenti in Italia.

A questo punto anche la FIM Cisl non ci sta.

Sergio Marchionne intende estendere il modello contrattuale di Pomigliano anche nelle altre realtà del gruppo, in questo momento nello stabilimento di Mirafiori.

La richiesta pare un pò’ eccentrica visto che Fiat fa parte di Confindustria e non può negare che il lavoro non può essere regolato solo da precisi accordi aziendali ma, anche, da un contratto collettivo a livello nazionale.

Il fronte sindacale pare unito e compatto tanto che le organizzazioni sindacali che hanno caldeggiato e sostenuto l’accordo di Pomigliano scontrandosi con la FIOM ora si trovano in una situazione delicata.

Fiat, Mirafiori come Pomigliano

Si ferma il negoziato alla Fiat di Mirafiori e lo schieramento sindacale si mostra compatto.

In effetti, è fortemente critico della posizione della Fiat il segretario nazionale FIM CISL, Bruno Vitali,  che segue il negoziato in prima persona. In effetti, per Bruno Vitali

L’azienda ha fatto un passo indietro perchè ha tolto ogni riferimento al contratto nazionale dei metalmeccanici. Abbiamo fatto delle osservazioni per migliorare il testo proposto dall’azienda in particolare su orari e assenteismo, aspettiamo le risposte

La direzione aziendale chiede a gran voce un nuovo contratto di lavoro che dovrà ricalcare, nella sostanza, il testo già approvato per Pomigliano.

FIM CISL, cambio al vertice regionale e il problema Mirafiori

La FIM CISL del Piemonte cambia timoniere: Antonio Sansone è il nuovo segretario della FIM Piemonte eletto con 45 voti su 47.

Sul tavolo del nuovo segretario di categoria la delicata vertenza FIAT con lo stabilimento di Mirafiori dove, proprio in questi giorni, si sta cercando di definire un accordo sul suo futuro.

Il nuovo segretario FIM CISL, Antonio Sansone, ha ribadito il suo impegno su questo importante e delicato argomento

Una buona fetta del Piemonte metalmeccanico si giocherà, nei prossimi 5 anni, su investimenti rilevanti quali il raddoppio della meccanica Fiat Powertrain di Verrone, su cui è previsto un investimento di quasi 600 milioni e un’occupazione, a regime, pari a circa 1.100 lavoratori, dei circa 600 occupati attualmente; l’avvio dell’attività produttiva a Cameri, nel settore aeronautico per oltre 700 milioni di investimento ed un’occupazione di circa 1.800 lavoratori e il recente annuncio di 1 miliardo di investimento su Mirafiori per la costruzione auto a marchio Jeep e Alfa Romeo, prima ricaduta rilevante e concreta dell’accordo Fiat-Chrysler

Fiom, alla Fiat rappresentanza a rischio

Lo scontro alla Fiat tra il gruppo dirigente e la Fiom non sembra finire.

Il segretario della Fiom, Maurizio Landini, ha sollevato un problema di rappresentanza accusando la Fiat di voler attaccare il diritto alla democrazia interna nelle fabbriche.

Secondo le dichiarazioni del segretario della Fiom, la Fiat intenderebbe ostacolare la rappresentanza sindacale targata Fiom all’interno delle strutture produttive. Infatti, in base all’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori le rappresentanze sindacali possono essere costituite solo nell’ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti di lavoro.

Nella fattispecie ai dipendenti della newco di Pomigliano non si potrà di certo impedire di iscriversi al sindacato che preferiscono, ma si potrà impedire a quel sindacato di avere delegati in fabbrica perché non risulta firmataria  del contratto nazionale dei metalmeccanici del 2009 e il nuovo contratto aziendale sulla base dell’accordo separato del 15 giugno del 2010.