Home » L’assicurazione sulla “protezione” della casa, la nuova tassa occulta

L’assicurazione sulla “protezione” della casa, la nuova tassa occulta

 I proprietari di casa sono almeno per l’81% lavoratori dipendenti e pensionati tanto che la nuova assicurazione “per la protezione dei beni privati” dai danni causati da eventi estremi non è proprio sostenibile.

È in arrivo, infatti, una nuova assicurazione obbligatoria che permetterebbe la copertura contro gli eventi estremi confermando l’intenzione del Governo Monti di scaricare sull’utenza la responsabilità delle strutture pubbliche, a volte carenti. Infatti, non basta scaricare sui cittadini il vuoto istituzionale o la mancanza di una serie politica ambientale perché dovranno rispondere direttamente per le frane, inondazioni o alluvioni.

Per la CGIL il provvedimento è un atto di grave deresponsabilizzazione dello Stato che rimanda appunto ai cittadini il compito primario di tutela del territorio.

Il Ministro Clini ha dichiarato che

a livello nazionale, si introduca l’assicurazione

che  si  spera possa essere obbligatoria,

non per far pagare ai cittadini il costo di interventi che teoricamente dovrebbero essere dello Stato. Sono cose diverse. Quando ci si assicura per la casa contro gli incendi, oppure per l’automobile, ci si assicura per la protezione di un bene privato, che potrebbe essere oggetto, vittima di un evento che provoca danni. Siamo sostanzialmente nella stessa logica. E’ impensabile, di fronte all’emergere di eventi climatici estremi sempre più frequenti, che le risorse pubbliche possano intervenire per garantire la protezione delle risorse private dei cittadini

Non solo, della stessa opinione anche il capo della protezione civile Gabrielli sottolineando che l’assicurazione, proposta in modo obbligatorio, sarebbe

supportata dallo Stato con forme di defiscalizzazione […] ed è ora di rendersi conto che lo Stato, per quelle che sono le sue risorse, non è più in grado di fornire in maniera equa risposte adeguate dal punto di vista del ristoro dei danni

Per la CGIL i dati diffusi dall’Agenzia del Territorio sulla consistenza del patrimonio immobiliare forniscono un quadro in cui emerge che i soggetti da tassare sono soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati: in sostanza, la casa, anche la prima, è considerata un bene, al pari dell’automobile, da tassare senza troppi scrupoli.

Lascia un commento