Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, collaborazioni part-time

 Presso l’ Università di Roma “La Sapienza” sono stati indetti due concorsi pubblici per l’affidamento a 365 studenti di attività di collaborazione in forma part time (tempo parziale).

Le borse finanziano forme di collaborazione degli studenti in alcune attività di servizio presso strutture dell’università (funzionamento del servizio orientamento, tutorato, placement e di somministrazione presso la Facoltà di questionari finalizzati alla rilevazione delle opinioni degli studenti sulle lezioni che essi frequentano) per un numero complessivo di 150 ore di collaborazione per un massimo di 3 ore giornaliere.

Il compenso per l’attività di ogni borsa di collaborazione è fissato in € 1.095,00.

La domanda di ammissione al concorso dovrà essere redatta obbligatoriamente per via telematica utilizzando il format disponibile al sito web dell’Università degli Studi “La Sapienza”.

Università di Perugia: concorso per collaborazioni part-time

 Presso l’Università di Perugia è stato indetto un concorso pubblico per l’affidamento a 325 studenti di attività di collaborazione a tempo parziale.

Il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato al giorno 16 Dicembre 2009.

Possono partecipare gli studenti iscritti per l’a.a. 2009-2010 ai Corsi di Laurea, ai Corsi di Laurea specialistica   e ai Corsi di Laurea Magistrale dell’Università degli Studi di Perugia, aventi sede in Perugia.

Le collaborazioni sono le seguenti:

  • attività di collaborazione come supporto per il funzionamento e l’apertura al pubblico di biblioteche e raccolte librarie;
  • attività di collaborazione nei servizi di informazione ed aggiornamento sull’Università;
  • attività di collaborazione nei laboratori didattici.

Restano escluse le attività inerenti la docenza, lo svolgimento degli esami, nonché l’assunzione di responsabilità amministrative.

Istituto di Astrofisica: concorso per ricercatori

 Presso le strutture di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica sono stati pubblicati tre bandi di concorso per il reclutamento di complessive 27 unità di personale con il profilo di Ricercatore – III livello, con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Per tutti il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato al giorno 30 Novembre 2009.

Il primo bando indente coprire mediante un concorso pubblico, per titoli ed esami, 25 posti di Ricercatore – III livello – con contratto di lavoro a tempo indeterminato – presso le Strutture di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Per partecipare al primo bando sono richiesti i seguenti specifici requisiti:

  • diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento vigente anteriormente alla riforma di cui al DM n. 509/99 ovvero le classi delle lauree specialistiche a cui i suddetti diplomi di laurea sono stati equiparati dal Decreto Interministeriale 5 maggio 2004 ovvero laurea magistrale, come indicato, per ciascuna Macroarea scientifica, nell’Allegato A) del bando di concorso;
  • dottorato di ricerca attinente all’area scientifica per la quale si concorre ovvero aver svolto, per un triennio, attività di ricerca post-laurea, certificata, in settori inerenti l’area scientifica per la quale si concorre presso Università o qualificati Enti, organismi o centri di ricerca pubblici e privati, anche stranieri, ivi compresa l’attività di assegnista di ricerca ai sensi dell’art. 51, comma 6, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Riforma Università: “Rivoluzione” per rettori e ricercatori

 Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato la Riforma dell’Università, fortissimamente voluta dal Ministro Gelmini, che pone fine ai finanziamenti a pioggia, introduce maggiore trasparenza, e darà più spazio al merito piuttosto che agli odiati “baronaggi”. La Riforma coinvolge anche i Rettori, visto che questi, addirittura con retroattività, non potranno più “regnare” per un periodo superiore agli otto anni. Gli Atenei avranno maggiori responsabilità non solo sulla didattica, ma anche sulla gestione delle risorse e ne risponderanno anche con un taglio dei finanziamenti nei casi di cattiva gestione. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, la Riforma prevede un aumento degli importi per gli assegni ai ricercatori, ma anche l’abolizione delle borse post-dottorato che, oltre a non maturare nessun diritto, risultano essere anche sottopagate.

Trovare lavoro nell’Information Technology è sempre più difficile

 In passato nel nostro Paese, per chi aveva una specializzazione, o ancora meglio una laurea, in informatica, ingegneria ad indirizzo telecomunicazioni o robotica, trovare lavoro è stato di norma più semplice rispetto a chi, ad esempio, aveva una laurea ad indirizzo umanistico. Ma stando ai dati dell’ultimo Rapporto Assintel, nel settore dell’Information Technology tira una brutta aria. L’Associazione di imprese, infatti, stima che nel nostro Paese la domanda continuerà a contrarsi anche nel prossimo inverno, con la conseguenza che al calo di fatturato delle imprese corrisponderà anche un contestuale aumento della disoccupazione. Insomma, per chi si è appena laureato o sta per laurearsi presso facoltà ad indirizzo scientifico, le difficoltà nel trovare lavoro potrebbero sensibilmente aumentare. Ma Assintel nel contempo denuncia anche il fatto che il Governo al settore IT non guardi come ad un comparto da sostenere, ad esempio, come quello dell’auto.

Lavoro ed apprendimento: gli obiettivi di “Italia 2020”

 Una delle difficoltà dei giovani è quella di riuscire a passare dal mondo della scuola a quello del lavoro, potendo in particolare avere l’opportunità e la fiducia delle imprese nel mettere in atto quanto appreso dai libri. Per agevolare il processo di integrazione tra apprendimento e lavoro, il Ministero del Lavoro, e quello dell’Istruzione, hanno presentato nei giorni scorsi “Italia 2020“, un piano di azione per garantire l’occupabilità dei giovani, e che si articola sulla gestione di sei priorità tramite una “cabina di pilotaggio” istituita tra i due Ministeri.

Innanzi tutto, l’obiettivo è quello di facilitare i processi di transizione dalla scuola al lavoro rendendo più efficiente l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, e rendendola in particolare più fluida ma anche più trasparente. Nell’incrocio tra domanda ed offerta, tra l’altro, le aziende hanno bisogno di forza lavoro qualificata, e spesso non riescono a trovarla a causa di un numero insufficiente di giovani che hanno acquisito un’istruzione con un profilo tecnico e professionale.

Insegnanti scuola: futuro incerto per i giovani docenti

 Dalla festa del Pdl è giunta una notizia poco incoraggiante per i giovani docenti italiani che lavorano a scuola in condizioni di precarietà, e che da un anno all’altro non sanno se possono continuare a lavorare e dove possono farlo. Sono molti coloro che, nel comparto della scuola, alcuni da parecchi anni, attendono la sospirata stabilizzazione, magari in modo tale da sposarsi e mettere su famiglia, acquistare la casa con un mutuo, e guardare al futuro con più tranquillità e serenità. Purtroppo, rispondendo ad una domanda di una docente precaria tanto delusa quanto arrabbiata per non poter insegnare quest’anno, il Ministro Gelmini nel corso della festa nazionale del Popolo della Libertà ha dichiarato che 150 mila lavoratori precari della scuola da stabilizzare sono troppi. Insomma, forse per molti giovani docenti è inutile continuare a sperare in un lavoro nella scuola a tempo indeterminato; questo perché, come sottolineato da Mariastella Gelmini, la stabilizzazione di decine di migliaia di precari farebbe fallire la scuola statale, mentre il Ministro, in linea con quanto ha fatto sin dall’inizio del suo mandato, punta a fare in modo che la scuola pubblica italiana cresca in qualità e non necessariamente in termini di numero di dipendenti.

Ingegnere biomedico: chi è e cosa fa

 Nel nostro Paese è possibile diventare ingegnere potendo avere sbocchi occupazionali in settori dove al centro viene messa la salute dell’uomo e non i numeri e le formule matematiche. Stiamo parlando della figura dell’ingegnere biomedico, il cui corso di laurea triennale è attivo a Roma presso l’Università Campus Bio-Medico della Capitale. Come ogni laurea in ingegneria che si rispetti, trattasi di un percorso di studi tanto impegnativo quanto gratificante, con un esame di ammissione ed un numero di crediti complessivi pari a 180. La figura dell’ingegnere biomedico è fondamentale per il campo dei servizi di assistenza medica e della strumentazione utilizzata nelle strutture sanitarie, visto che alla fine del percorso di studi il laureato deve essere in grado di comprendere il funzionamento ma anche progettare la strumentazione che si utilizza in campo clinico.

Università e master: accoppiata vincente per trovare lavoro

 Il titolo di studio negli anni è diventato sempre più importante non solo per far carriera, ma anche in sede di colloquio e per poter sostenere degli stage. Inoltre, quando la situazione congiunturale non è delle migliori, le aziende tendono di norma a tagliare le assunzioni programmate, ma in percentuale maggiore per la manodopera non qualificata. Di conseguenza, per “mettersi al sicuro“, al giorno d’oggi alla laurea è sempre bene “accoppiare” anche un master in modo tale da dare lustro al proprio curriculum e presentarsi ai colloqui con ottime credenziali. La laurea, associata ad un master o comunque ad un corso di specializzazione o di perfezionamento permette inoltre non solo di lavorare, ma di lavorare stabilmente riuscendo a “strappare” all’azienda che assume, con più probabilità, un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In tale direzione, non a caso, si “spingono” i dati forniti dall’Università di Macerata, dove ben sei studenti su dieci dichiarano, dopo aver conseguito un master, di essersi inseriti nel mondo del lavoro in maniera stabile.

L’Università dei baroni: un libro inchiesta

A poche settimane dalla nascita di questo blog, esattamente il 19 dicembre, vi avevamo riportato la notizia di un Concorso truccato all’Università degli Studi di Perugia. Un caso isolato? Assolutamente no.

L’Italia sembra non essere il paese meritocratico auspicato dal Ministro Gelmini attraverso parole o riforme varie. Il nostro è il paese dei cervelli in fuga, dei baroni e dei concorsi più o meno velatamente truccati.

Cercando qualche news sul web abbiamo trovato un interessante articolo pubblicato all’interno del Corriere lo scorso 11 febbraio 2009. Il giornalista descrive il libro “Un paese di baroni” scritto da Davide Carlucci e Antonio Castaldo su «truffe, favori, abusi di potere. Logge segrete e criminalità organizzata. Come funziona l’università italiana» (editore Chiarelettere). Si tratta di una vera e propria inchiesta con tanto di nomi e fatti.

Finlandia: Borse di studio per giovani giornalisti e laureandi

Vi riportiamo questa interessante opportunità destinata a giovani in età compresa tra i 20 e i 25 anni di età.

L’Italia è quest’anno uno dei 18 paesi prescelti per il “Foreign Correspondents’ Programme (FCP)”, che il Ministero degli Esteri finlandese organizza annualmente per giovani giornalisti o per gli studenti di giornalismo dell’ultimo anno di corso.

Le domande di ammissione vanno inviate entro il 4 marzo 2009 ad uno di questi contatti presso l’Ambasciata Finlandese a Roma:

– Mr. Jussi Tanner, Second Secretary
– Ms. Pirkko Rossi, PR Officer, Ambasciata di Finlandia, Roma
tel. + 39 06 852 231; email: [email protected]

Bari: concorso area elaborazione dati presso l’Università

Il concorso scelto oggi da Gazzetta del Lavoro riguarda la selezione di un’unità destinata all’area tecnica del Dipartimento di Fisiologia Generale ed Ambientale dell’Università degli Studi di Bari.

L’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande è fissato al 9 febbraio 2009.

Come di consueto, dopo il salto, il bando integrale che vi ricordiamo di leggere con molta attenzione.

Unipharma Graduates: stage all’estero per brillanti laureati

I progetti UNIPHARMA, dal 2003 hanno permesso ogni anno a neo laureati italiani, selezionati trmite un bando pubblico di vivere un’esperienza unica di stage e tirocini (della durata di 24 settimane) nei vari Centri di ricerca, partner dei progetti, in ben 9 paesi europei. Qualche nome? Sanofi-Aventis, Bayer CropScience, Noscira, Unilever.

Il progetto di mobilità UNIPHARMA GRADUATES è all’interno del Programma dell’Unione Europea per la Formazione Professionale “Leonardo da Vinci” e è coordinato dall’Università Sapienza di Roma, con le Università di Roma Tor Vergata e Roma Tre.