Disoccupazione in aumento. Governo vicino ai cittadini?

Questa notizia all’interno di Repubblica deve per forza spingerci a riflettere.

Una “recessione senza precedenti che potrebbe causare altri 6 milioni di disoccupati entro il 2010” e produrre “gravi conseguenze sociali per le famiglie e le persone”. Sono le considerazioni del progetto di documento del “Comitato per l’occupazione e per la protezione sociale”, contenente i messaggi chiave del Consiglio Epsco al Consiglio europeo di primavera.

Lavorare all’estero: come e cosa fare

Per capire meglio come poter lavorare all’estero abbiamo intervistato Bernd Faas di Eurocultura. Si tratta di un’Associazione Culturale che fornisce informazioni per lo stage all’estero, per la ricerca del lavoro a tempo determinato e indeterminato all’estero (in particolare nei Paesi dell’Unione Europea), informazioni sullo studio universitario all’estero, su come fare volontariato all’estero e molto altro. Sono servizi riservati ai soci. Maggiori informazioni al sito di eurocultura.

Dublino e il lavoro

1) Nella capitale irlandese esiste un minimo salariale (che riguarda qualsiasi lavoro) di tutto rispetto che è di circa 8,50 euro. Inoltre, se in Italia una commessa guadagna 5 euro/h, a Dublino può arrivare a percepire anche 10-12 euro/h. Certo: è tutto rapportato al costo della vita che è molto più alto rispetto a quello che c’è da noi, ma si tratta comunque di una cifra più che raddoppiata.

2) Se volete andare in Irlanda per la lingua ma vorreste anche lavorare vengono stipulati dei contratti estivi (della durata di 3 mesi), di 6 mesi o di un anno. Per il discorso affitto in centro, la cifra non sembra discostarsi da quella che si potrebbe pagare vivendo a Roma (almeno stando ad alcune testimonianze di ragazze che hanno deciso di trasferirsi per un po’ di tempo nella capitale irlandese).

Lavoro in nero? No grazie

Vi ricordate quando all’interno di questo articolo vi abbiamo parlato anche del fenomeno dei lavoratori in nero? Torniamo a parlarne per informarvi che nel corso del 2008 gli ispettori dell’Inps hanno individuato ben 80.000 lavoratori in nero e circa 1,2 miliardi di contributi non versati.

A quanto pare per il 2009 sono previsti maggiori controlli. Proprio per questo a partire dal mese di giugno entreranno in sevizio circa 300 funzionari in più. Insomma si profila un bel giro di vite.

Imprenditori immigrati: in Italia sono 165.000

In Italia ci sono più di 165.000 imprenditori immigrati nei settori più disparati: edilizia, commercio, gestione di call center e anche piccole case di moda. Nella sola provincia di Milano sono più di 17.000 le aziende con titolare straniero.

Tra le grandi collettività, il Marocco è quello maggiormente dedito al commercio (gestiscono infatti il 67,5% delle imprese attive in quel settore) e la Romania all’edilizia (più dell’80%) mentre la Cina si ripartisce tra l’industria manifatturiera (46%) e il commercio (44.6%).

Franceschini: assegno mensile ai disoccupati

Il Segratario del Pd, Dario Franceschini ha lanciato una proposta: quella di erogare un assegno mensile di disoccupazione per tutti quelli che perdono il posto di lavoro.

Ha invitato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a fare un provvedimento su questo. Dalle pagine di Repubblica si legge

Porti un decreto ne fa tanti, e in questo caso c’è l’urgenza

Sono tanti i temi in cui la politica dovrebbe prendere decisioni imminenti: sanità, pensioni, stipendi, disoccupazione, ricerca. Ci sentiamo un po’ tutti “impotenti”: non riusciamo a capire come mai nessuno si decida a prendere provvedimenti seri e duraturi.

Facebook: “Il mio lavoro è noioso”. Licenziata

Abbiamo già parlato di come i social network stiano entrando anche nel mondo del lavoro e di come le aziende più grandi ricorrano ai vari LinkedIn o Facebook per cercare personale, ma quello che vi stiamo per raccontare ci sembra davvero troppo.
Una sedicenne inglese, Kimberly Swann, impiegata presso una società di logistica, dopo aver definito il proprio lavoro “noioso”, scrivendolo sulla propria pagina di Facebook è stata immediatamente licenziata.

Film hard per la neo mamma che ha partorito 8 gemelli?

Vi ricordate quella mamma, Nadya Suleman ,che senza un reddito fisso ha partorito da poco 8 gemelli (bambini che si sono aggiunti agli altri 6 figli che già aveva)? Bene (anzi male…), leggendo tgcom abbiamo appreso che le sarebbe stato offerto un milione di dollari per partecipare ad un film. Che genere di film? Porno.

Un dirigente di una casa di produzione per adulti avrebbe detto

C’è un grandissimo interesse intorno a questa donna e noi vogliamo aiutarla a migliorare il suo conto in banca

Nuovi precari: i Magistrati onorari

Se state ancora pensando che il mondo dei precari sia solo quello dei giovani o dei neo diplomati (o neo laureati) vi state sbagliando.

In un paese in cui la sanità va a rotoli, la politica non riesce a trovare soluzioni a problemi concreti, anche la Magistratura gioca la sua parte. E diciamolo pure: non fa una gran bella figura.

Infortuni sul lavoro, un libro: “Bastava poco. Storie di vite invisibili”

La sicurezza sui luoghi di lavoro è fondamentale. Abbiamo già affrontato questo tema qualche tempo fa ma vogliamo parlarne di nuovo per rendervi partecipi di un’importante iniziativa. Vi riportiamo quindi quanto contenuto all’interno del sito Inail. Leggete con attenzione e ricordatevi che la sicurezza e la salute dei lavoratori deve essere prerogativa di qualsiasi azienda.

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Storie di vita, storie di chi ha subito un incidente sul lavoro. Si intitola “Basta poco. Storie di vite invisibili” il libro realizzato dalle Acli in collaborazione con l’INAIL che raccoglie le voci di chi ha vissuto sulla propria pelle un infortunio professionale. Sono 912.615 gli episodi registrati nel corso del 2007. Un numero eclatante, certo, ma il cui significato va ben al di là dell’evidenza delle cifre. Le vicende raccontate da questo volume, infatti, parlano di dolore, di rabbia, di delusione e d’umiliazione, ma soprattutto dignità e di coraggio.

Italia: un paese spaccato in due

Politici a parte, secondo voi gli, altri cosa pensando della crisi? Quelli che hanno un reddito fisso derivante ad esempio da una pensione o da altre entrate sono consapevoli della precarietà che c’è nel nostro paese?

I giovani che non riescono a trovare un lavoro, che restano a carico della propria famiglia per anni, che vivono sperando in un imminente cambiamento sono tantissimi: troppi per non fermarsi un attimo e riflettere.

Corsi di formazione: utili o semplicemente una perdita di tempo?

Esistono tantissimi corsi di formazione, nei settori più disparati, organizzati da diversi Enti e che almeno in teoria dovrebbero permettere di acquisire maggiori conoscenze e competenze. Generalmente questi corsi vengono finanziati con i soldi stanziati dal Fondo Sociale Europeo.

Sono corsi articolati in una parte teorica e in una parte finale rappresentata dallo stage, ossia lo strumento che dovrebbe permettere di mettere in pratica le nozioni apprese nelle ore di aula. A volte è pevista anche un’indennità di frequenza corrisposta all’allievo a fine corso.

L’Università dei baroni: un libro inchiesta

A poche settimane dalla nascita di questo blog, esattamente il 19 dicembre, vi avevamo riportato la notizia di un Concorso truccato all’Università degli Studi di Perugia. Un caso isolato? Assolutamente no.

L’Italia sembra non essere il paese meritocratico auspicato dal Ministro Gelmini attraverso parole o riforme varie. Il nostro è il paese dei cervelli in fuga, dei baroni e dei concorsi più o meno velatamente truccati.

Cercando qualche news sul web abbiamo trovato un interessante articolo pubblicato all’interno del Corriere lo scorso 11 febbraio 2009. Il giornalista descrive il libro “Un paese di baroni” scritto da Davide Carlucci e Antonio Castaldo su «truffe, favori, abusi di potere. Logge segrete e criminalità organizzata. Come funziona l’università italiana» (editore Chiarelettere). Si tratta di una vera e propria inchiesta con tanto di nomi e fatti.