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Lavoro in nero … in Parlamento

Nel corso del programma “Le Iene” del 27 marzo è andato in onda un interessante servizio relativo al lavoro in nero in Parlamento. Lo stesso show aveva già fatto in passato un servizio simile e pare che le cose siano rimaste pressochè invariate.

Sembra infatti che su 516 portaborse, soltanto 194 abbiano un contratto. Proprio così: la stragrande maggioranza lavora in nero e con compensi irrisori. Le testimonianze andate in onda parlando di giovani che percepiscono 700 euro al mese (ma anche meno)  per 9/10 ore al giorno, senza contratto. Questo, come sappiamo bene significa non godere nè di contributi (e quindi niente pensione) nè di ferie nè di maternità. Insomma niente di niente. Eppure i Parlamentari dispongono di una somma che andrebbe destinata proprio ai Portaborse. Invece così non accade e il mondo dei precari aumenta sempre di più.

Una bella e positiva testimonianza da parte del portaborse dell’On. Santo Versace che un contratto a progetto percepisce circa 1800 euro netti al mese. Sembra davvero essere uno dei rarissimi casi.

Quindi: dopo i lavoratori dei call center, i magistrati a questo elenco dobbiamo aggiungere anche i portaborse. A questo punto sorge una domanda: secondo voi qualcuno riesce a salvarsi?  Sembrerebbe proprio di no. Chissà quanti riusciranno a vedere la pensione.

Quali soluzioni proporreste?

Se volete vedere il video integrale potete andare a questo link:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/03/27&id=5198&from=iene

2 commenti su “Lavoro in nero … in Parlamento”

  1. Pingback: Lavoro in nero … in Parlamento
  2. Quale soluzione proporrei? Multare e mandare a casa i politici non in regola. Ovviamente questa mia proposta rimarrà solo un utopia

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