Goodyear taglia 5000 posti di lavoro

Goodyear ha chiuso il 2008 con una perdita netta di 77 milioni di dollari, in forte peggioramento rispetto all’utile netto di 602 mln conseguiti nel 2007. Lo rende noto il

G7, crescita e occupazione

Ieri vi abbiamo riportato la testimonianza di come il mondo politico italiano sembra essersi finalmente svegliato da una specie di letargo ed essersi accorto della grave crisi economica. Oggi vogliamo riportarvi i risultati finali del G7 che si è chiuso ieri a Roma. La principali e forse più importante conclusione è che i paesi utilizzeranno tutti gli strumenti a disposizione per sostenere la crescita e l’occupazione. Il grave rallentamento economico a livello globale infatti

ha già portato a consistenti perdite occupazionali e si prevede che durerà per quasi tutto il 2009

Il mondo politico e la grave crisi economica

Anche il mondo politico sembra essersi, finalmente, accorto della grave crisi che da mesi sta colpendo l’Italia.
Silvio Berlusconi in un servizio all’interno del Corriere afferma

Questa crisi ha dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la guardiamo con preoccupazione. Siamo convinti che questa crisi dipenda molto anche dai nostri comportamenti, ma è una crisi globale di cui realisticamente abbiamo sempre preso atto e lo facciamo ancora. Il governo e le Regioni hanno dato buona prova nell’affrontare la crisi dando risposte concrete e immediate a quanti più direttamente sono e potranno essere colpiti dalla crisi stessa.

Forse, per la prima volta ha messo da parte il suo tradizionale ottimismo.

I presupposti per un cambiamento sembrano esserci. Ma occorrono delle decisioni drastiche, immediate per fra fronte a questo grave momento. Basta parole, vogliamo fatti!

Pioneer: previsti diecimila licenziamenti

Nuova drammatica notizia per quel che riguarda crisi economica e recessione. Questa volta da parte del colosso giapponese Pioneer che taglierà ben diecimila posti di lavoro nel mondo e abbandonerà rami di attività per cercare di recuperare la redditività messa sotto pressione dalla crisi. Sei mila sono occupati nelle varie sedi sparse per il mondo, altri quattromila sono contratti temporanei che non verranno rinnovati.

Donne: negli USA il lavoro “in rosa” è in aumento

Abbiamo già parlato di come le donne in Italia stiano cercando di combattere questo periodo di crisi aprendo nuove aziende. Questa volta andiamo negli USA dove pare che il numero delle donne occupate stia per superare quello degli uomini, diventando così per la prima volta nella storia americana la forza lavoro maggiore. A novembre erano il 49,1% (nel dato non sono stati considerati i lavoratori impiegati nel settore agricolo).

Italia: imprenditoria sempre più al femminile

Sembra incredibile visti i tempi che corrono ma nel corso del 2008 sono nate più di 5000 imprese tutte al femminile. Un dato che non può di certo passare inosservato. Infatti, se da una parte ci troviamo di fronte ad alcune imprese immobili, quasi “stagnanti”, dall’altra parte abbiamo un intero universo costellato di giovani imprenditrici che decidono di investire tempo e soldi in qualcosa in cui credono veramente. Le regioni dove si registra il boom sono: Lazio, Lombardia e Campania.  La forma societaria maggiormente utilizzata è quella della ditta individuale. Le aziende femminili sono cresciute grazie anche al boom di imprese di immigrate che decidono di restare nel nostro paese e di dare un aiuto concreto alla nostra economia. Sono proprio queste notizie positive di cui vorremmo sentire parlare.

Il contratto di somministrazione

Questo tipo di contratto prevede tre diversi soggetti: il somministratore, l’utilizzatore e il lavoratore.

Il somministratore è un’Agenzia per il lavoro, autorizzata dal Ministero del Lavoro, che stipula un contratto con il lavoratore mentre l’utilizzatore è un’azienda che necessita di una certa figura professionale. Le aziende si rivolgono alle agenzie per reperire personale che da sole non riuscirebbero a trovare. Può essere a tempo determinato o indeterminato.

Italia: aumentano i diplomati e diminuiscono i laureati

Abbiamo già affrontato il tema diploma/laurea ma vorremmo tornare a parlarne perché in Italia si registra un trend particolare. Infatti mentre i diplomati sono in aumento gli iscritti ai vari corsi di laurea starebbero diminuendo. Come mai? Difficile riuscire a dare una risposta esaustiva. Proprio ieri all’interno di “Costume e Società” (Rai Due) vi era un interessante servizio a riguardo.

E’ emerso che la differenza di stipendio fra un laureato e un diplomato non sarebbe più così alta come invece accadeva fino a qualche anno fa. La giornalista a questo proposito ha aggiunto che un manager laureato guadagnerebbe fra i 2000 e i 9000 euro netti all’anno in più rispetto ad un suo collega in possesso del “solo” diploma.

Cercasi personale solo di bella presenza

Il mercato del lavoro in Italia (ma non solo) sembra davvero essere pieno di slogan più o meno assurdi.
Vogliamo parlarvi di un fatto che all’apparenza potrà sembrarvi frivolo ma se vi fermerete a riflettere un po’, non vi sembrerà più tale.

Partiamo dal presupposto (giusto o sbagliato che sia) che viviamo in una società in cui l’immagine conta e risulta essere fondamentale in diversi contesti.

Sciopero in Gran Bretagna contro operai italiani

Un nuovo triste capitolo che ci riguarda. Questa volta siamo in Gran Bretagna dove centinaia di operai hanno scioperato mostrando cartelli con slogan come questo “Lavoro ai britannici in Gran Bretagna”. Tutta colpa di un appalto vinto regolarmente da un’azienda italiana.

La rivolta è partita dalla Lindsey Oil di Grimsby (Lincolnshire) e ben presto si è estesa anche ad altre raffinerie. La società Irem (italiana, appunto) vincitrice dell’appalto ha portato sul posto manodopera italiana e portoghese.

Alitalia: 6000 cassa integrati non riceveranno nulla nel mese di gennaio

Stando a quanto riportato all’interno di Repubblica sarebbero ben 6000 i dipendenti in cassa integrazione dell’ex Alitalia che a gennaio non percepiranno nemmeno un euro.

Una situazione a dir poco scandalosa se si pensa che molte di queste persone non hanno altri redditi.
Sempre dalle pagine del quotidiano, Paolo Marras, della segretaria nazionale dell’Sdl (si tratta di un sindacato autonomo e che rappresenta sia il personale di volo sia quello di terra), dice

A dicembre la maggior parte di noi ha fatto la Cassa Integrazione, ma la direzione dell’Inps ci ha fatto sapere che a tutt’oggi non sono stati comunicati né dalla compagnia né dal commissario i nominativi e il monte ore. Quindi, a gennaio non arriverà nulla

Costruzioni e auto: a rischio tanti posti di lavoro

Ancora posti di lavoro a rischio.

Si parla di trecententomila nel settore auto (di questi, sessantamila sarebbero di FIAT) su un totale di un milione di addetti e di duecentomila in quello delle costruzioni.

Il Ministro Scajola ha comunque assicurato che

entro 10 giorni arriverà un pacchetto di interventi per fronteggiare la crisi, che giorno dopo giorno sta assumendo contorni sempre più gravi.

Il riscatto della laurea

Novità per quel che riguarda il riscatto della laurea.

All’interno del mensile Glamour vi è un interessante articolo in cui Temistocle Bussino, esperto in materia previdenziale de Il Sole 24 Ore dice che

Da quest’anno puoi riscattare subito gli anni di studio, prima di cominciare a lavorare. E così potrai andare in pensione diversi anni prima.

Alla domanda della giornalista

Bisogna pensarci in anticipo?

Questa la sua risposta

Da ora possono farlo anche i neo laureati che non hanno ancora pagato i contributi Inps….