Ecco i tre progetti per fare ritornare al lavoro i cassa integrati

 Qualcosa nella disastrosa economia sembra muoversi anche se dovremo attendere diversi mesi prima di affermare se siano delle mosse giuste. Vediamo in dettaglio quali sono le tre misure principali che verranno applicate in via sperimentale nel biennio 2009-2010. Le modalità precise di attuazione verranno rese note in seguito. Si spera che questi provvedimenti possano rappresentare un valido aiuto per il reinserimento nel mondo del lavoro dei tanti cassa integrati.

1) Rien­tro anticipato dei lavoratori dalla cassa in­tegrazione. In sostanza l’azienda può sì rimettere al lavoro i cassa integrati purché vengano impiegati in progetti di formazione e/o di apprendimento. In questo caso, lo stipendio verrà pagato per l’80% grazie all’assegno della cassa. L’azienda pagherà invece solamente il restante 20%.
Anche per i corsi di formazione sono stati stanziati cospicui fondi. Quello che speriamo è che vengano utilizzati realmente per una corretta formazione. In questo caso a beneficiarne sarà sì il lavoratore ma anche l’azienda che potrà contare su forza lavoro informata e al passo con i tempi.

Perugia: dipendenti precari universitari costretti a rivolgersi alla Caritas

Una notizia, pubblicata ieri 19 giugno, all’interno del quotidiano “Corriere dell’Umbria” deve farci riflettere. Ben 35 dipendenti, per la maggior parte presso le facoltà di Agraria e Veterinaria dell’ateneo di Perugia, dallo scorso mese di gennaio sono senza stipendio.

Il contratto stagionale (manco si trattasse di un lavoro nel settore del turismo) è infatti scaduto lo scorso dicembre e l’Università di Perugia avrebbe giustificato la non riconferma di questi precari (pensate che alcuni lo sono anche da venti anni) per mancanza di disponibilità finanziarie.

I precari hanno indetto anche una conferenza stampa nel corso della quale hanno detto

Hanno regolarizzato tutti i precari specializzati, come tecnici e ricercatori, dopo soli diciotto mesi. Noi siamo in attesa da venti anni. Ma per loro evidentemente non c’è stato alcun problema economico

British Airways ai dipendenti: lavorerete ma gratis

Oggi vogliamo riportarvi una notizia che arriva direttamente dalla compagnia di bandiera britannica British Airways.

Stando a quanto riportato all’interno del Corriere tutti i dipendenti della compagnia aerea avrebbero ricevuto una email in cui si chiede loro di lavorare gratis da una settimana ad un mese all’anno. Willie Walsh, amministratore delegato, ha ben pensato di dare il buon esempio rinunciando al suo stipendio del mese di luglio: ben 61 mila sterline. Ci chiediamo: invece di fare lavorare gratis i dipendenti non sarebbe il caso di cominciare a ridimensionare gli stipendi dei dirigenti?

Marcello Torre Calabria: coi soldi che guadagno sistemo i denti

Raramente all’interno di questo blog ho parlato di reality. Tuttavia oggi ho deciso di dedicare un post (che definirei meglio come una sorta di sfogo) ad un ex recluso della casa del Grande Fratello. Proprio ieri, sfogliando Dipiù un’intervista rilasciata dal secondo classificato alla nona edizione del Grande Fratello, Marcello Torre Calabria, ha catturato la mia attenzione. Perché? Presto detto. Ha dichiarato che poco tempo prima di entrare nella casa del Grande Fratello si è dovuto fare estrarre un dente ma che col suo stipendio da panettiere non sarebbe mai riuscito a sistemarlo.

Ora invece che guadagna (faticosamente…) 1200 euro per ogni ospitata in discoteca o nei locali può non solamente pensare ai denti ma anche ad un trattamento  ai capelli. Insomma ha deciso di puntare sull’estetica. E’stato più o meno umile nel ricordare di non essere in grado né di recitare né di fare altro.

Ecco quali sono le difficoltà che incontra un lavoratore nel mondo del lavoro

Abbiamo cercato di individuare quali sono le maggiori difficoltà a cui può andare incontro un lavoratore sia nel momento in cui decide di inviare il cv ad un’azienda sia quando inizia a lavorare. Vediamole insieme.

Età: è difficile per una persona che abbia raggiunto una “certa età” riuscire ad entrare o a rientrare nel mondo del lavoro. Sappiamo bene infatti che un’azienda che decide di assumere lavoratori in età di apprendistato gode di maggiori agevolazioni (fiscali ecc…).
Bisogna ricordare che nel nostro paese gli studenti universitari fuori corso sono molto numerosi: si affacceranno inevitabilmente nel mercato quando forse sarà troppo tardi.

Il discorso età si può comunque sia estendere anche a quelle mamme che decidono di essere autonome una volta che i figli hanno raggiunto una certa indipendenza.
Anche chi è super qualificato ma si ritrova ad aver oltrepassato la soglia degli “anta” (o forse anche gli “enta”?) difficilmente riuscirà a trovare un lavoro.

Il profitto per impiegato di Google: $210.000

Congratulazioni ad un’azienda (che potremmo chiamare senza mezzi termini un impero) che nel corso del 2008 ha realizzato un profitto per impiegato di quasi $210.000 (per la precisione $209,624). L’azienda in questione corrisponde al nome di Google. Questi dati sono contenuti all’interno di Royal Pingdom, il blog di Pingdom.com che fornisce le statistiche relative ai vari uptime dei siti web. Il profitto di Google ha superato altre aziende tecnologiche come Microsoft, Apple, Yahoo! e Amazon.
Inoltre, Google che come ben sappiamo sta crescendo ad un ritmo molto veloce riesce a contenere ed in certi casi anche a ridurre i costi di gestione. Cosa ne pensate?

Via| Stalkked.com

Dopo il salto,  per gli amanti dei numeri, alcuni grafici tratti da qui

Stipendi italiani tra i più bassi

A quanto pare l’Italia non riesce proprio ad adeguarsi agli altri paesi dell’UE in nessun contesto. In questo caso  vogliamo parlarvi di stipendi. Infatti, pensate che le retribuzioni medie nel

Pirateria Audiovisiva = disoccupazione

Ieri (16 aprile) si è svolta a Roma una conferenza stampa a cura della Fapav (Federazione Anti Pirateria Audiovisiva). In collaborazione con IPSOS ASI sono stati mostrati alcuni dati e statistiche relative al fenomeno della pirateria in Italia. Fenomeno che a quanto sembra è in costante ed inesorabile crescita. La ricerca Ipsos ha analizzato la situazione in Italia che ha raggiunto livelli veramente critici.

La maggior parte dei “pirati” è consapevole di compiere un reato ed ammette che in presenza di reali deterrenti agirebbe in maniera diversa: fruirebbe delle opere in maniera legittima.

Scuola: riapertura graduatorie per precari

Qualche giorno fa il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha firmato un provvedimento che di fatto riapre il collocamento di circa 300.000 docenti precari. Massimo Di Menna, segretario generale Uil