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Come difendersi contro i lavori truffa

 Lo scenario proposto dall’Unione Nazionale dei Consumatori  è quello del giovane, che dopo ripetuti fallimenti nel trovare un’occupazione, non si avvede del meccanismo che la truffa mette in atto, e cade inconsapevolmente nella trappola escogitata dal malfattore. Vittime predilette dei meccanismi truffaldini sembrano essere i giovani, la parte più debole e precaria dell’instabile mercato del lavoro nel quale ci troviamo.

“E’ spregevole fare leva sulle speranze di chi è alla ricerca di un’occupazione con il mero intento di ‘spillare’ soldi al malcapitato di turno” sostiene Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC. L’inchiesta messa in atto dall’ UNC ha d’altronde rilevato le “fregature” più frequenti, originali e tradizionali: offerte di lauti guadagni per un lavoro che si può svolgere tranquillamente da casa, inserzioni on line con le quali vengono ricercati collaboratori finanziari, corsi di formazione a carico del lavoratore, realizzazione di book fotografici a prezzi esorbitanti.

Queste fantasiose proposte fumose spesso si presentano sottoforma di annunci anonimi o tramite persone che chiedono di dettare il proprio cv per telefono, ma spesso si rivelano essere degli unici metodi per estorcere denaro al malcapitato di turno. Per questo motivo, l’UNC invita ad evitare di dare incondizionata fiducia ad annunci che richiedono di sostenere spese iniziali per iniziare il lavoro (come acquistare determinati oggetti o sottoscrivere abbonamenti).

Truffe riservate ai soli giovani, dunque? Non proprio: secondo le recenti indagini pare che anche le persone adulte cadano frequentemente vittima di questi annunci fasulli, dai padri di famiglia alle persone che hanno perso il lavoro, passando per i disoccupati in cerca di una remunerazione per mantenere sé stessi o i propri cari.

In caso di dubbi o problemi, ricordiamo come l’UNC e le altre associazioni dei consumatori siano a totale disposizione, come le autorità competenti, dall’Ispettorato del Lavoro della propria Provincia, al Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro o alla Guardia di Finanza.

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