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Come diventare chirurgo dei trapianti

Se già siete inseriti in un ambiente medico e vi interessa il settore della chirurgia, potreste pensare di specializzarvi in chirurgia dei trapianti. Il chirurgo dei trapianti è un particolare chirurgo che si occupa dell’espianto e dell’impianto degli organi umani nei pazienti e che tratta organi vitali come il fegato, il pancreas, il cuore e i reni. Si tratta di una professione molto gratificante in campo medico, che richiede anni di formazione e di studio alle spalle. 

Il chirurgo dei trapianti è un professionista che si dedica al salvataggio della vite umane attraverso il riutilizzo di organi vitali po di risorse biologiche rinnovabili. La maggior parte di questi professionisti viene impiegata all’interno di centri specialistici, di ospedali pubblici e privati e di cliniche specializzate.

Un chirurgo dei trapianti viene formato per essere in grado di valutare lo stato di salute e conservazione di un organo, quello dei pazienti che tratta, nella rimozione e conservazione degli organi dai donatori e nella cura post operatoria dei pazienti che si sono sottoposti ad un intervento.

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Ma più nello specifico, che cosa è necessario fare per diventare un chirurgo dei trapianti? Quale iter formativo è necessario seguire? In questa piccola guida abbiamo raccolto tutte le indicazioni e le informazioni necessarie per chi vuole svolgere questa affascinante professione.

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Come diventare chirurgo dei trapianti

Per potere diventare chirurgo dei trapianti, come dicevamo, è necessario svolgere un lungo percorso di formazione. Come prima cosa è necessario conseguire una laurea in medicina, un corso di laurea della durata normale di 6 anni, in seguito al quale si accede per concorso alla scuola di specializzazione. Da poco tempo, cioè dall’inverno del 2015, si è avuta la riorganizzazione dei percorsi di specializzazione, in seguito alla quale la durata della specializzazione in chirurgia è stata portata da 6 a 5 anni. Per poter svolgere l’intero percorso ci vorranno quindi 11 anni di studio. 

Dopo avere conseguito il diploma di specializzazione e completato anche uno stage di formazione, ci si potrà iscrivere all’albo dei chirurghi, cioè dei medici specialisti. Sarà però necessario a questo punto continuare a formarsi in maniera più specialistica e mirata frequentando un programma per chirurgia dei trapianti, prima di iniziare ad esercitare la professione.

In questi lavori altamente specializzati, tuttavia, si inizia sempre affiancando una equipe di persone esperte. Dopo avere completato la propria formazione sul campo si potrà cominciare ad esercitare da soli. Si tratta di una professione in cui sarà necessario rimanere sempre aggiornati e sarà quindi necessario frequentare corsi e seminari.

Le mansioni di un chirurgo dei trapianti sono numerose, così come anche le competenze richieste. Le procedure di radiologia e diagnostica devono essere conosciute, come anche riservare molta cura allo stato di conservazione degli organi e a tutte le attività post operatorie.

Quella del chirurgo dei trapianti è considerata oggi una professione in crescita in Italia. Secondo gli ultimi dati Istat è previsto un incremento del 24 per cento del numero degli occupati, nei prossimi anni e entro il 2020, non solo nelle grandi città ma anche nei centri più piccoli.

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