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Medici Polizia di Stato, 45 posti in palio con un nuovo concorso

Sono tantissime le opportunità che si stanno creando nel mondo della pubblica amministrazione, ma spesso e volentieri capita che tanti giovani non ne tengano minimamente conto. Ebbene, ad esempio, è stato bandito un nuovo concorso per diventare medici della Polizia di Stato.

Si tratta di una professione che ha certamente delle prospettive molto interessanti, visto che si può lavorare in centri di ricerca decisamente all’avanguardia e si ha a che fare con degli strumenti tecnologici decisamente innovativi e al passo con i tempi.

Anche se, in realtà, il medico che fa parte del corpo di Polizia di Stato non è una di quelle figure professionali che sono molto reclamate o pubblicizzate. Anzi, si tratta di un lavoro che in tanti pensano sia solamente limitato alla medicina legale, ma in realtà è molto di più.

Prima di tutto, è bene mettere in evidenza come questo concorso che prevede l’assunzione di ben 45 medici della Polizia di Stato, presenta una scadenza, per quanto concerne la presentazione delle domande, che è stata fissata al 23 dicembre di quest’anno. Il bando è stato pubblicato da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Molto interessante chiarire come saranno numerose le sedi che verranno messe a disposizione per poter lavorare e non riguardano unicamente la capitale, ma tantissime province dislocate sull’intero territorio nazionale.

Tra le altre cose, per quanto riguarda i sanitari della Polizia di Stato, è da rimarcare come sia aperta l’opportunità di svolgere anche una sorta di secondo impiego. Infatti, in base a quanto è previsto dalla normativa attualmente in vigore, un simile professionista non deve sottostare a tutte le altre ipotesi di incompatibilità con altri incarichi di lavoro che invece riguardano il resto delle altre figure militari.

In poche parole, questa categoria di professionisti sanitari, rispetto a quello che invece si prefigura per tutti gli altri militari, ha la possibilità di svolgere un secondo lavoro in maniera del tutto legittima e legale. Insomma, possono tranquillamente proseguire nello svolgimento della loro professione di medico privatamente al di fuori rispetto agli orari di servizio.

Ad ogni modo, dando uno sguardo a quelli che sono i termini da rispettare per la partecipazione al bando e la presentazione della domanda, va detto che serve avere la cittadinanza italiana e godere pure dei diritti politici, senza dimenticare il requisito dell’età, dato che non bisogna aver superato la soglia dei 35 anni, senza dimenticare aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e avere l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo.

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