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Come diventare gestore di un agriturismo

 E’ indubbio che negli ultimi anni si sia avuto, soprattutto in Italia, un vero e proprio ritorno alla natura, con la fioritura di una serie di attività ad essa legate nel campo dell’occupazione. L’agricoltura, infatti, un tempo mestiere ormai caduto in disuso tra gli italiani, da circa una decina di anni è ritornata a creare occupazione in Italia e non solo tra gli stranieri. Si pensi al vero e proprio boom che hanno vissuto le attività di tipo agrituristico. Ancora oggi gli agriturismo sono attività in espansione e quindi, anche se richiedono un impegno costante nel corso di tutti i mesi dell’anno e duro lavoro da parte di chi li gestisce, non potrebbe essere un’idea sbagliata decidere di prendere in gestione un agriturismo. 

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E’ per questo motivo che in questo post ci vogliamo dedicare a descrivere il modo in cui è possibile diventare gestore di una azienda di tipo agrituristico, un mestiere che si preannuncia molto soddisfacente anche se impegnativo. Prendere in gestione un agriturismo, infatti, non solo comporta un miglioramento della qualità della vita ma anche un riavvicinamento alla natura che pochi lavori possono offrire. Vediamo quindi, passo dopo passo, cosa è necessario fare.

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Come diventare gestore di un agriturismo

La prima cosa che bisogna sapere che è il fulcro dell’attività agrituristica è in un certo senso duplice. Il punto focale è costituito sia dalla produzione agricola che dall’ospitalità, perché negli agriturismi si è sia imprenditori agricoli che imprenditori turistici. Gli imprenditori agricoli mettono cioè a disposizione di terze persone, i clienti, le proprie coltivazioni, i propri animali da allevamento, i prodotti derivati da questi ultimi e l’edificio dove si svolgono i differenti lavori come fonte primaria dei servizi offerti agli ospiti.

La prima cosa necessaria per diventare gestori di un agriturismo è quindi la disponibilità di diversi ettari di terreno agricolo che possono essere dedicati a attività di agricoltura o allevamento. La tenuta, tuttavia, non deve essere necessariamente di proprietà ma può essere anche affittata, con il vantaggio che il gestore deve per forza di cose risiedere in loco, quindi avere nello stesso contesto anche la propria casa.

Prima di aprire un agriturismo, dunque, gli aspiranti gestori  devono per legge richiedere l’iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici della Commissione Provinciale dell’Agriturismo della propria regione di appartenenza e cominciare a garantire una discreta percentuale di produzione agricola ogni anno, per mantenere il proprio status caratterizzante.

Per prendere in gestione un agriturismo già avviato, invece, è necessario compiere alcune verifiche preliminari:

  • fare un sopralluogo nell’agriturismo per vedere se è conforme alle norme igienico sanitarie previste dalla legge
  • verificare che tutte le licenze necessarie siano idonee alle leggi correnti e regolarmente attive
  • verificare quali sono le condizioni degli spazi di ristorazione e di alloggio.

Gli imprenditori agricoli che lasciano in gestione la propria tenuta, tuttavia, spesso sono portati a continuare a partecipare alla gestione dell’attività attraverso la fornitura di prodotti agricoli e servizi. Il compenso per la cessione dell’attività può essere pattuito nei termini di un affitto mensile o come una percentuale del ricavato della produzione.

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