Home » Come diventare interprete

Come diventare interprete

 La comunicazione e lo scambio di informazioni sono alcuni dei pilastri della società contemporanea, che si muove a ritmi sempre più veloci e sperimenta nuove forme di collaborazione e relazione tra le persone appartenenti a nazioni e culture diverse. In questo contesto in cui persone parlanti lingue diverse entrano rapidamente in contatto tra di loro c’è spesso la necessità di tradurre in maniera precisa il flusso di informazione che viene scambiato. E’ a questo punto che entra in gioco la professione dell’interprete, la figura professionale che ha il compito di rendere comprensibili i messaggi a persone di lingua e culture differenti, utilizzando la lingua parlata da uno di loro oppure una lingua comune ad entrambi. Sono numerose le realtà in cui al giorno d’oggi può essere necessario rivolgersi ad una figura di interprete. Basta pensare alle attività che si possono svolgere presso le istituzioni comunitarie e nazionali, presso le strutture ricettive e turistiche, a livello delle organizzazioni internazionali, nel settore della ricerca e della cultura, nel mondo del commercio, dell’import e dell’export.

Come diventare mediatore culturale

Compito dell’interprete è quindi quello di veicolare un messaggio nella maniera più precisa possibile facendo anche tesoro del bagaglio di esperienza che possiede in merito alla cultura del popolo che parla quella lingua. Al giorno d’oggi, inoltre, la conoscenza fluente della lingua inglese è un requisito di base per chi vuole approcciare il settore della comunicazione internazionale.

Vediamo quindi quali sono i requisiti necessari per intraprendere la carriera di interprete, quali sono i compiti specifici di questa figura professionale e quale iter formativo è necessario seguire per diventare interprete.

Che cosa fa un interprete

Iniziamo in primo luogo col dire che esistono diverse tipologie di interpreti, a seconda del posto in cui lavorano: vi sono infatti gli interpreti freelance, gli interpreti che lavorano presso aziende multinazionali, quelli che lavorano presso l’Unione Europea, e gli interpreti di conferenza che sono specializzati nel campo delle traduzioni simultanee.

Il compito dell’interprete, a seconda del contesto in cui è inserito è quello di offrire la migliore traduzione possibile del concetto che viene di volta in volta espresso, sulla base delle caratteristiche tecniche della lingua di partenza e della lingua di arrivo. E’ cioè necessario tradurre non solo termine con termine, ma anche cultura con cultura. 

Quali sono i requisiti professionali richiesti ad un interprete

Requisito fondamentale per lavorare come interprete è quindi una solida conoscenza teorica delle lingua e una profonda conoscenza pratica delle culture in cui ci si vuole specializzare. La passione per le lingue e le culture degli altri paesi è sicuramente una base di partenza, ma, accanto a questo è necessaria anche una grande preparazione teorica, che deve essere costantemente aggiornata e coltivata, insieme ad una veramente buona conoscenza delle propria lingua madre.

Come diventare interprete

Per diventare interprete non esiste un percorso univoco, ma diversi iter formativi, il principale dei quali presuppone probabilmente l’apprendimento universitario delle lingue straniere. Oltre ai corsi universitari vi sono però anche diverse scuole professionalizzanti che offrono corsi per interprete sia in Italia che all’estero e rilasciano diplomi validi a livello internazionale. Si può poi sempre frequentare un master specifico in interpretariato.

Lascia un commento