Home » Il contratto di collaborazione con partita Iva diventa contratto a progetto

Il contratto di collaborazione con partita Iva diventa contratto a progetto

 Abbiamo già spiegato che il contratto di collaborazione con partita Iva può trasformarsi in un contratto di lavoro parasubordinato o in un contratto a progetto e anche in un lavoro subordinato per mancanza di progetto.

Abbiamo già precisato che questa variazione può verificarsi in presenza di specifici requisiti quali la monocommittenza, la presenza di una postazione fissa di lavoro in azienda e il fatturato del titolare di partita Iva prodotto all’80% presso il datore di lavoro. Oggi vediamo come cambiano le cose anche per quanto riguarda i contributi Inps sia per il datore lavoro che per il lavoratore con partita Iva.

Poiché il nuovo rapporto di lavoro comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione separata dell’INPS (articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), i contributi Inps sono a carico per due terzi del datore di lavoro e per un terzo del collaboratore, il quale può rivalersi nei confronti del datore di lavoro, se la legge gli impone l’obbligo di pagare per intero i contributi.

Il collaboratore con partita Iva, quindi, non è più obbligato a pagare tutti i contributi, che devono essere versati per due terzi dal datore di lavoro e inoltre acquisisce il diritto a tutte le tutele per i lavoratori a progetto, come le prestazioni Inps, precisamente l’una tantum per i cocopro, le tutele relative alla malattia, alla maternità, all’infortunio. La legge però precisa “salvo che sia fornita prova contraria da parte del committente”. Quindi il datore di lavoro può provare che tra le parti c’è un vero e proprio rapporto di lavoro autonomo non parasubordinato.

Il rapporto di lavoro tra le parti potrebbe trasformarsi anche in un contratto a tempo indeterminato. Ovvero, in base all’articolo 1 comma 24 della riforma art. 69 comma 1 del Decreto Legislativo n. 276 del 2003, se il rapporto di lavoro tra le parti diventa contratto a progetto il rapporto di lavoro può essere considerato subordinato e non parasubordinato e di conseguenza può essere trasformato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Per maggiori chiarimenti vediamo le novità della riforma lavoro sul contratto a progetto.

Lascia un commento