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Credito d’imposta per l’assunzione di personale laureato

 Tra le tante maglie del decreto Sviluppo, una delle più attese è relativa al pacchetto di “Misure a favore del lavoro”, che occupano una discreta parte dell’intero provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica. Ma cosa contengono tali misure, e in che modo potrebbero agevolare l’inserimento di migliaia di giovani all’interno del mondo del lavoro (professionalmente qualificato)?

A spiegarcelo sono i tecnici dello stesso governo, che nella relazione illustrativa del decreto indicano come tra le principali iniziative vi sia l’introduzione del credito di imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati, “un contributo in forma di credito d’imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico, impiegato in attività di ricerca e sviluppo o in possesso di un dottorato di ricerca senza vincoli sulle attività di impiego”.

L’aliquota del beneficio sarà pari al 35% delle spese calcolate sul costo aziendale, con un vincolo di trattenere il personale assunto per almeno 3 anni. Sono stabilmente destinati a tale misura circa 50 milioni di euro all’anno, rinvenienti dalle risorse che provengono annualmente dalla riscossione delle tasse sui diritti brevettuali. Il contributo – secondo le finalità del governo – dovrebbe favorire oltre 4 mila nuove assunzioni.

► LE ALTRE MISURE DEL DECRETO SVILUPPO: PROROGA DELLE AGEVOLAZIONI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Effettivamente, aggiungiamo noi, il bonus è piuttosto corposo: il 35% delle spese sostenute per il costo azienda della risorsa altamente qualificata è una generosa concessione al datore di lavoro che desideri poter introdurre nel proprio organigramma un giovane talento in possesso di titoli di studio idonei.

► LE ALTRE MISURE DEL DECRETO SVILUPPO: AGEVOLAZIONE FISCALE PER RISTRUTTURAZIONE FINO AL 30 GIUGNO 2013

Insieme alle misure di sviluppo dell’occupazione giovanile nella green economy, questo provvedimento assorbe gran parte delle aspettative positive dei giovani disoccupati in materia di lavoro. Bisognerà comprendere se le stime del governo saranno o meno rispettate dalla realtà dei fatti.

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