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Decreto crescita sul lavoro

 La legge di conversione del dl 83/2012 ha apportato numerose innovazioni in tema di lavoro, materia peraltro già sufficientemente sollecitata dalla recente riforma del sistema occupazionale voluta dal ministro del welfare Elsa Fornero. Cerchiamo allora di comprendere quali sono le novità contenute nel decreto crescita, e come andranno a impattare su lavoratori dipendenti, autonomi e piccole e medie imprese.

Partiamo dal bonus per l’assunzione di personale “altamente qualificato”: il decreto prevede infatti un credito di imposta del 35 per cento, con un limite massimo di 200 mila euro ad impresa, per tutte quelle aziende che decideranno di assumere a tempo indeterminato dei dottori in ricerca o laureati magistrali in materie tecnico scientifiche impiegati in attività di ricerca e di sviluppo. Vi è il vincolo di trattenere il personale per almeno tre anni.

Novità anche per i call center: se un’azienda deciderà di spostare un call center con almeno 20 dipendenti fuori dall’Italia, dovrà darne comunicazione almeno 120 giorni prima al ministero del lavoro. In ogni chiamata con un call center, inoltre, il cittadino dovrà preliminarmente essere informato sul Paese in cui l’operatore con cui parla è fisicamente collocato (10 mila euro di sanzioni per ogni giornata di violazione).

Per le pmi, viene sostanzialmente modificata la disciplina per l’emissione, da parte delle società non quotate e non microimprese, delle cambiali finanziarie: viene allungata la durata massima da 18 a 36 mesi, viene introdotto l’obbligo per lo sponsor di segnalare per ciascun emittente se l’ammontare delle cambiali finanziarie in circolazione sia o meno superiore al totale dell’attivo corrente come rilevato nell’ultimo bilancio, viene previsto un rating dell’emittente già in sede di emissione, sulla base di cinque score di qualità creditizia.

Infine, per quanto concerne la tanto discussa srl semplificata, ribadiamo come sia stato annullato il vincolo anagrafico dei 35 anni per costituire la srl a 1 euro. Per i soggetti under 35 rimane comunque l’esenzione dai diritti di bollo e delle altre tasse.

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