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Strasburgo, approvata la direttiva sul congedo

L’Europarlamento ha approvato con una larga maggioranza, per inciso gli italiani si sono schierati in modo compatto a favore del testo, nuove disposizioni in fatto di congedo minimo di maternità.

Con questo provvedimento, che dovrà essere per prima cosa approvato dal Consiglio dei ministri dell’Unione Europea, si porta il congedo di maternità a 20 settimane dalle 14 inizialmente previste.

Infatti,  il Parlamento europeo ha approvato modifiche alla legislazione europea in materia di congedo di maternità minimo, portandolo a 20 settimane, tutte remunerate al 100% dello stipendio, con una certa flessibilità per i paesi che hanno regimi di congedo parentale.

Le lavoratrici in congedo di maternità devono essere remunerate con la retribuzione al 100% dell’ultima retribuzione mensile o della retribuzione mensile media, secondo il testo approvato.

Inoltre, i deputati hanno anche deciso di approvare il congedo di paternità di almeno due settimane.

Per la relatrice del provvedimento, Edite Estrela

La maternità non può essere vista come un fardello sui sistemi nazionali di sicurezza sociale, ma rappresenta un investimento per il futuro.

ll testo approvato ha sollevato diverse perplessità da diversi governi e istituzioni: la Francia ha deciso di opporsi al provvedimento così come la Gran Bretagna.

Per la legislazione francese il congedo attualmente previsto è pari a 14 settimane, mentre in Gran Bretagna si conserva il posto per 52 settimane con il congedo obbligatorio solo nelle prime due dopo il parto.

L’Italia dispone di una legislazione  abbastanza favorevole: le donne hanno diritto due mesi di congedo prima del parto e tre mesi dopo il parto, mentre le lavoratrici partorienti percepiscono uno stipendio (salvo patti aziendali) ridotto all’80 per cento.

In ottobre è stato pubblicato uno studio che stima l’impatto che potrebbe avere l’introduzione del cambiamento. E’ risultato che i costi per ogni nascita varierebbero rispetto a oggi tra 0 e 5.000 euro a seconda dello Stato e della sua attuale situazione a livello di lunghezza di congedo e stipendio accordato.

I costi sono chiari, mentre i benefici sono più difficili da calcolare

Così è dubbiosa la rappresentante olandese dei Verdi Marije Cornelissen, mentre le inglesi Marina Yannakoudakis, del gruppo dei Conservatori e riformisti, e la liberaldemocratica Elizabeth Lynne hanno avanzato dubbi sul possibile impatto che la legge avrebbe sulle opportunità lavorative delle donne.

In effetti, con un congedo più generoso c’è infatti il rischio di una discriminazione da parte dei datori di lavoro verso le giovani donne.

Le nuove norme che aspettano l’approvazione definitiva valgono anche in caso di adozione di bambini.

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